venerdì 4 novembre 2022

Stampare moneta per ridurre i prezzi: qual è l’obiezione ?

 

Breve corollario al post precedente. Le banche centrali a quanto pare agiscono in base al principio che stampare moneta sia di per sé inflattivo.

Il che è smentito da anni, se non decenni, di Quantitative Easing, che non ha prodotto inflazione né in Giappone, né negli USA, né nell’Eurozona.

Non dando credito alle smentite dei fatti, il concetto che le banche centrali seguono (quantomeno nel mondo occidentale) è: stampa quando vuoi aumentare l’inflazione, stringi quando la vuoi diminuire.

Nel post precedente, dicevo, ho descritto un ampio ventaglio di azioni applicate alle categorie che stanno producendo la grande maggioranza dell’inflazione attuale: bollette e generi alimentari.

Se tagliamo IVA, accise, oneri indiretti vari, e calmieriamo i prezzi (compensando i produttori) fino a determinate quantità di consumi, otteniamo un effetto di riduzione dell’inflazione. Anche se queste azioni le attuiamo a deficit, anche se stampiamo moneta.

L’obiettivo primario delle banche centrali è la stabilità monetaria. Il controllo dei prezzi. Il mantenimento di livelli di inflazione moderati e stabili.

Allora, perché mai dovrebbero obiettare a questo tipo d’interventi ?

Una spiegazione logica, a stretto rigore di analisi macroeconomica, non riesco a trovarla.

Eppure le banche centrali (quantomeno, ripeto, nel mondo occidentale: l’Asia è un’altra storia) non le suggeriscono, non le ipotizzano, parlano solo di restrizione del credito e di aumento dei tassi e si muovono di conseguenza.

Se avete spiegazioni per questo comportamento, sono felice di ascoltarle.

 

4 commenti:

  1. Ludovico Lupinacci: La teoria quantitativa della moneta non era morta 100 anni fa??

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    1. Purtroppo è morta nella teoria ma fin troppo viva nella testa dei banchieri centrali.

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  2. Fabrizio Astolfi: Dissonanza cognitiva. Dovrebbero ammettere che quello che hanno studiato e creduto per decenni non è valido.

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  3. Giuseppe Donadi: Le risposte possono essere solo2 ed entrambe di stampo ideologico: dogmatismo da una parte, avversione ideologica nel conseguire gli interessi del popolo contravvenendo al patto col le elites dominanti dall'altra.

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