Bisognerebbe stampare nelle meningi di ogni decisore politico e di ogni commentatore politico un concetto molto semplice, che però non sento MAI, assolutamente MAI, formulare nei termini seguenti.
I valori delle economie mondiali, misurati in primo luogo in termini di PIL, aumentano.
I fattori che li fanno crescere sono la crescita della popolazione, la crescita della produttività, e l’inflazione.
La crescita della popolazione è a zero nel mondo economicamente avanzato, ma continua a esserci nel resto del globo, particolarmente in Africa. Dagli 8 miliardi attuali passeremo a una decina entro cinquant’anni circa, poi con ogni probabilità raggiungeremo uno stato stazionario. Ma c’è ancora un 25-30% in arrivo.
La produttività cresce per effetto della tecnologia, del miglioramento delle competenze medie della popolazione, e dell’accumulazione di capitale fisico. I tassi di crescita della produttività tendono a rallentare nel tempo, ma anche in questo caso nei prossimi decenni ci saranno ulteriori miglioramenti.
E l’inflazione oggi è alta e si cerca di farla scendere, ma non a zero. I target fissati dalle banche centrali sono il 2%, non zero.
Per cui il PIL nominale del mondo continuerà ad aumentare.
E a livello mondiale, ci sono solo due vie tramite le quali i mezzi di pagamento in circolazione possano aumentare.
O gli Stati mettono in circolazione mezzi di pagamento tramite i deficit pubblici – cioè spendono più di quanto tassano.
O cresce il credito privato, che è anche debito, perché il credito di qualcuno è debito di qualcun altro. Quando una banca eroga un finanziamento, aumenta la moneta in circolazione, perché i depositi bancari sono moneta. Ma aumentano anche le passività lorde del sistema bancario, appunto perché i finanziamenti sono depositi di chi li riceve, e i depositi sono passività delle banche.
Se gli Stati raggiungessero (tutti) il pareggio di bilancio, l’unica strada per espandere i mezzi di pagamento in circolazione nel mondo sarebbe l’aumento del SOLO credito privato.
E questo destabilizzerebbe il sistema, perché gli operatori finanziari espandono il credito nelle fasi di euforia e lo contraggono quanto ci sono cattive notizie. Tendono spesso a creare troppa moneta, e poi a distruggerla nel momento sbagliano. “Ti prestano l’ombrello quando c’è il sole, e te lo chiedono indietro quando piove”.
Quindi un mondo dove cresce solo il credito / debito privato è un mondo fortemente instabile e con alte probabilità di sviluppare bolle finanziarie seguite da depressioni.
Il deficit del settore pubblico NON è un male. NON è qualcosa che bisogna puntare a eliminare per essere virtuosi.
Il deficit del
settore pubblico è UNA NECESSITA’. Il deficit pubblico, correttamente gestito,
è indispensabile perché le economie crescano in modo armonico ed è l’unica via
per prevenire l’instabilità cronica del sistema finanziario privato.
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