mercoledì 16 gennaio 2019

Brexit: come va a finire ?


Azzardo una previsione, con la premessa che si tratta di un esercizio particolarmente aleatorio, dopo il voto di ieri sera che ha pesantemente (oltre le previsioni) bocciato l’accordo (oggettivamente indigeribile) negoziato da Theresa May.

La posizione delle parti in causa si può riassumere come segue.

I remainers puntano a un nuovo referendum, ma è difficile formare una maggioranza parlamentare disposta a concederlo, e del resto le probabilità che prevalga nuovamente il leave sarebbero significative.

Il leader dei laburisti, Corbyn, punta alle elezioni anticipate, non per bloccare la Brexit (anche se una buona parte del suo partito lo vorrebbe) ma per rinegoziare l’accordo con la UE. Ma i tempi tecnici e politici da qui a fine marzo (data in cui la Brexit, se non accade nulla, avrà luogo, e in forma hard) sono tiratissimi. E di fronte al rischio di tenere elezioni anticipate (con forti probabilità di perderle) l’attuale maggioranza di cui dispone Theresa May, per quanto risicata, potrebbe reggere, e credo reggerà, al voto di sfiducia.

La commissione UE mantiene un atteggiamento oltranzista e nega la possibilità di riaprire negoziati per migliorare l’accordo a favore del Regno Unito: ma lo ritengo un bluff, perché i danni che subirebbero gli esportatori dei principali paesi (Germania in primo luogo) sono troppo elevati.

Quindi:

Il governo May regge, sia pure per il rotto della cuffia.

Non c’è secondo referendum.

La UE accetta (all’ultimo minuto o quasi) una serie di concessioni.

La Brexit ha luogo a fine marzo, a condizioni migliorative per il Regno Unito. Quanto migliorative dipende non tanto dalla UE ma dalla coesione (o non coesione) interna dell’establishment britannico. Theresa May ha chiaramente dimostrato la volontà di annacquare la Brexit (del resto ha fatto campagna per il remain al referendum), ma ha tirato troppo la corda. Dovrà ottenere qualcosa di sostanzioso perché il parlamento di Westminster approvi le nuove condizioni.

Si rimarrà appesi a un filo fino agli ultimissimi giorni, e poi verrà annunciato un nuovo accordo. Che sarà sicuramente meno soft dell’attuale. Ma niente hard Brexit.

11 commenti:

  1. Intanto stasera è stata respinta la mozione di sfiducia contro la May, 325 voti contro 306. Direi che la prima previsione l'ho azzeccata, aspettiamo le altre...

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  2. Quindi lei prevede una mezza brexit ?

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    1. Prevedo un compromesso tra l'accordo May-UE (quello bocciato, che sarebbe stato una Brexit totalmente finta) e la Hard Brexit.

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  3. Che ne pensa dei tardivi "pentimenti" sull'austerità di Monti e Juncker ? A parte l'ipocrisia non le sembra sospetto ? Tipo preparare lo spin per una "nuova" Ue più benevola ma sempre sovranazionale con relative cessioni sovranità?

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    1. Il sospetto viene. Ma in ogni caso l'oltranzismo tedesco nei fatti non si è attenuato. Non c'è nessuna proposta condivisa che porterebbe a una UE più benevola.

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    2. Mi son dimenticato di scrivere benevola tra virgolette; infatti se anche ci fosse un BCE che garantisce i debiti degli Stati MA sempre indipendente e quindi in mano al potere finanziario, non sarebbe molto meglio di adesso...

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    3. Ad ogni modo non si parla (per quanto attiene alle proposte concrete che circolano negli ambienti UE) nemmeno di quello.

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    4. Però si parla di FME ed Unione bancaria o no ? Che in effetti farebbero parecchi danni...

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  4. Che cosa prevede l'accordo di questo mese tra Merkel e Macron ? Una Kerneuropa a più livelli e velocità di moneta ?

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    1. Non ho studiato i dettagli dell'accordo franco-tedesco, mi pare più un patto di consultazione e di condivisione di alcune decisioni. Ma di sicuro non prevede alcuna segmentazione dell'euro.

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