L’attuale tensione
in merito alla legge di bilancio italiana per il 2019 viene descritta come un
conflitto tra l’Italia e la UE. E i toni sono, effettivamente, molto accesi.
Ricordiamoci,
tuttavia, che il vero interlocutore dell’Italia non è la UE, e neanche singole
nazioni quali Germania o Francia (per quanto nella UE abbiano un peso politico
particolarmente elevato).
La UE dà “consigli”
e “raccomandazioni” (seguendo le quali l’economia italiana si è ridotta nelle
condizioni attuali…) ma non dà soldi né fornisce garanzie.
La UE è un
consulente: la paghiamo noi (siamo contribuenti netti), diamo soldi noi e forniamo
noi garanzie per altri paesi (e non viceversa) tramite i fondi salvastati. Un
consulente il cui contributo alla soluzione dei problemi economici italiani non
è stato esattamente brillantissimo - e che per di più si pone in termini e toni
che un consulente, nei confronti del suo cliente, non userebbe mai (e se lo
facesse il suo incarico non durerebbe a lungo…).
Ma al di là di
questo, il punto chiave è che i soldi li danno i mercati. E’ così perché l’Italia
è indebitata in una moneta che non emette. Un errore enorme, ma questa è la
situazione odierna.
E i mercati
devono essere convinti che l’Italia sia in grado di ridurre (in proporzione al
PIL) il Maastricht Debt, il debito in euro che deve essere collocato e
rifinanziato.
Come è possibile
? introducendo uno strumento finanziario che non è debito (i CCF) per
effettuare azioni di politica economica espansiva.
In queste
condizioni sarà possibile mostrare in modo assolutamente convincente che la
strategia di riduzione del Maastricht Debt (in rapporto al PIL) esiste, è solida
e fondata.
Questa è le
linea da adottare, e questa è la logica sottostante. Da spiegare al mercato, non alla
UE.
Ciò non toglie che anche solo iniziare a spiegare ai mercati questa soluzione li indurrebbe ad attaccarci ancora più di quanto già lo stiano facendo ora.
RispondiEliminaBisogna mettere tutti di fronte al fatto compiuto.
Attaccare il Maastricht Debt di un paese che sta attuando una strategia estremamente chiara e plausibile per ridurlo costantemente, in rapporto al PIL ? non credo proprio.
EliminaI CCF sono percepiti come un inizio di uscita dall'euro, è questo che i mercati attaccherebbero, come ha sempre detto anche Zibordi.
RispondiEliminaE' la sua opinione ma io non sono d'accordo. Anche perché le complicazioni dell'uscita via breakup vanno molto al di là dell'introduzione di una nuova moneta. Vedi, tra i tanti, il post del 16.10.2018. Se non vuoi rompere, i CCF ti permettono di non rompere e ti tolgono l'incentivo a farlo, in quanto risolvono le disfunzioni del sistema.
EliminaLa mia discutibilissima opinione è che se anche inizialmente non attaccassero i mercati lo farebbe la Ue, subito dopo i mercati seguirebbero.
EliminaLa UE al massimo attacca a chiacchiere. Non muove soldi. E se si spinge troppo in là fa deflagrare il sistema, proprio nel momento in cui stai mostrando come si fa a stabilizzarlo. Se anche coltivasse questi istinti suicidi, la fermerebbero.
EliminaLei sa bene che introdurre i CCF significa dotare l'Italia di uno strumento che inizia a toglierla dal controllo dell'Ue, perché di fatto permette a un Paese dell'Unione usare uno strumento diverso dalla moneta unica, sa bene che ai mercati interessa molto di più la sopravvivenza dell'euro rispetto alla bontà per l'economia italiana di questo strumento, tutto questo non stabilizza affatto il sistema euro, a quel punto le proteste a chiacchiere inevitabilmente agiterebbero anche i mercati.
RispondiEliminaRimango dell'opinione che metterli di fronte al fatto compiuto sia l'unica via.
Per i mercati il timore è uno solo: il rischio di deflagrazione. I CCF risolvono le disfunzioni del sistema, e quindi eliminano del tutto un rischio che, altrimenti, è sempre presente. Le "proteste a chiacchiere" della UE in questo momento agitano i mercati, appunto perché vengono percepite come un incremento (in termini probabilistici) delle probabilità di rottura. Se abbiamo definito e avviato un processo che rende la rottura non più necessaria, i mercati tirano un grosso sospiro di sollievo.
EliminaPerche' inglesi e americani hanno un nazionalismo fortissimo, in larga parte ingiustificato ???
RispondiEliminaLuca il PATRIOTA
Non più dei tedeschi e dei francesi, e direi anche degli spagnoli (o meglio dei castigliani). L'eccezione (non-nazionalisti) siamo noi italiani, non gli altri.
EliminaUna domanda: sarebbe tecnicamente possibile non emettere più titoli di stato? Come si potrebbe gestire il risparmio dei cittadini se fosse possibile in quel caso?
RispondiEliminaSarebbe possibilissimo: la spesa pubblica netta verrebbe finanziata direttamente con emissione di moneta (vedi post del 16.8.2017). Verrebbe a mancare uno strumento offerto ai cittadini per la gestione del loro risparmio, effettivamente, e quindi i singoli dovrebbero rivolgersi (maggiormente) ad altre forme di investimento.
EliminaChe differenza c'e' tra patriottismo e nazionalismo ? Ho dubbi sul nazionalismo spagnolo gli spagnoli sono simili a noi, mentre non ho dubbi sul nazionalismo inglese, mi domando sempre cosa sarebbe successo se Hitler avesse usato su Londra una delle sue armi segrete (se l'avesse avuta) la bomba nucleare come ha usato i primi missili della storia le V2, mi domando cosa avrebbe fatto l'orgoglioso Impero Britannico probabilmente avrebbe chiesto l'atomica agli USA, e ci sarebbe stato un effetto domino, con una guerra prima nucleare eppoi termonucleare avrebbe distrutto il pianeta. E' questo quello che puo' provocare il nazionalismo e l'orgoglio estremo e' pericololosissimo !!! ???
RispondiEliminaLuca il PATRIOTA
Lo può provocare la brama incontrollata di potere, che esiste a prescindere dal nazionalismo...
EliminaQuindi gli inglesi hanno una brama di potere incontrollata estremamente forte !?
EliminaLuca il PATRIOTA
Certi inglesi, così come certi americani, certi francesi, certi tedeschi. Più raramente gli italiani.
EliminaDifferenze tra patriottismo e nazionalismo ???
RispondiEliminaLuca il PATRIOTA
È come la differenza tra amare qualcuno e volerlo invece possedere.
EliminaOttima definizione ! sottoscrivo.
EliminaA me sembra che la gran parte dello spread sia dovuto al rischio ridenominazione, e quindi è fortemente collegato ai rapporti dell'Italia con l'UE.
RispondiEliminaI CCF potrebbero aumentare questo rischio se comunicati male: come avevo scritto in altri commenti bisognerebbe ad esempio evitare di chiamarli moneta e sarebbe opportuno almeno inizialmente distribuirli solo alle aziende e non alle famiglie. Vanno sostanzialmente presentati come roba di poco conto, cioè devono essere visti come qualcosa di paragonabile ad esempio ai superammortamenti.
Per i minibot invece l'aumento del rischio è palese perché Borghi li ha ideati esplicitamente come strumento di uscita dall'euro e non ha mai nascosto questo fatto.
La forma di comunicazione migliore è la verità: i CCF risolvono le disfunzioni del sistema e non preludono al breakup, per il semplice motivo che lo rendono non più necessario (mentre rimane molto complicato). Io li darei fin dall'inizio anche alle famiglie. Vanno presentati esattamente per quello che sono: non una cosa di poco conto, ma una soluzione efficace e non deflagrante. La comunicazione diventa difficile quando non si è trasparenti, e qui non vedo alcun motivo per non esserlo.
EliminaBeh i CCF li puoi vedere in quel modo ma la verità è che la lega ha come obiettivo non troppo nascosto l'uscita dall'euro e al momento è il primo partito italiano, non è possibile che un investitore ignori questo fatto...
EliminaLa Lega ha quell'obiettivo ma non ha i numeri per governare da sola (neanche se si votasse adesso) e nel contratto di governo con M5S (e anche nell'originario programma di centrodestra) il breakup non c'è. E in ogni caso gli obiettivi si cambiano, nel momento in cui si è trovata un'altra modalità per ottenere gli stessi risultati in modo molto più efficiente (e senza dimenticare che una strategia per attuare il breakup in modo non deflagrante non è mai stata identificata). Agli investitori interessa una cosa sola: che non avvengano default né ridenominazioni del debito. Con i CCF, non è necessaria né l'una né l'altra cosa.
EliminaHa sentito della truffa Cum-Cum e Cum-Ex dei rimborsi fiscali della presunta Krande Cermania che ha rubato, evaso 55 miliardi € di cui 4,5 in Italia, addirittura 17 evasi contro la Francia sempre per colpa dei tedeschi, insomma i tedeschi sono disonesti almeno quanto noi. Ne sapeva qualcosa ?
RispondiEliminaLuca il PATRIOTA
No, ma non sono stupito. L'evasione fiscale, così come la corruzione, non sono affatto una prerogativa italiana. Semplicemente, noi ci facciamo del male mettendo in piazza i panni sporchi (compresi quelli che poi non si rivelano tali). Gli altri fanno il contrario.
EliminaL'Italia spende in armamenti e missioni militari circa 30 miliardi € annui, ma compriamo inutili F-35 cacciabombardieri USA assolutamente inutili; non faremmo prima a comprare missili intercontinentali con testate nucleari e termonucleari, per garantirci la sicurezza nazionale grazie al miglior deterrente che esista: la bomba termonucleare e missili in grado di colpire qualsiasi paese, ma l'Impero USA di sicuro non vuole l'Italia potenza nucleare come fare un giorno a diventare indipendenti ?
RispondiEliminaLuca il PATRIOTA
Beh fare questo è impossibile senza staccarsi completamente dagli eurovincoli finanziari: a riprova che la prima indipendenza da (ri)conquistare è nei confronti della UE, non degli USA...
EliminaI nostri padroni non sono Francia e Germania, ma l'Impero USA che in casa nostra fa quel che vuole, e non si puo' negare l'evidenza !?
EliminaCosa dovrebbero fare i risparmiatori in caso di uscita dall'€ ???
Luca il PATRIOTA
Tenersi le lire, e far rientrare (nel caso) i soldi che hanno prima spostato fuori.
EliminaNon ci sarebbe rischio di fuga di capitali ? E la corsa agli sportelli ? I risparmi verrebbero svalutati ? Sarebbe possibile tenere i risparmi in € oppure e' impossibile ?
EliminaLuca il PATRIOTA
Le fughe di capitali avvengono PRIMA. Dopo, i capitali rientrano, perché diventa conveniente riconvertirli in lire svalutate. I risparmi calano di valore confrontati con i prezzi esteri ma non rispetto a quelli interni, perché svalutazione non implica inflazione se non in misura minima: vedi il post dell'11.7.2013. Fermo restando che invece aumenta il valore interno di quelli investiti in euro o in altre valute estere: cosa possibilissima, basta comprare bund tedeschi, bond USA eccetera.
EliminaL'Europa unita, gli Stati Uniti d'Europa potrebbero vantare: la 1a economia al mondo, una lista di inventori chilometrica: i fertilizzanti chimici dei tedeschi Haber-Bosch che hanno salvato 2,7 miliardi di persone, la scoperta dei gruppi sanguigni di Landsteiner austriaco ha salvato 1,09 miliardi di persone, i vaccini di Jenner, inglese 530 milioni di persone, Enrico Fermi ha col suo errore la sua non-scoperta della fissione dell'uranio nel 1934 ha evitato una probabilissima guerra prima nucleare eppoi termonucleare tra USA e Germania, almeno secondo il prof. Gino Segre' e il Nobel Rubbia, guerra che avrebbe causato miliardi di morti come minimo. Insomma gli europei avrebbero di cui essere orgogliosi, che ne pensa ?
RispondiEliminaLuca il PATRIOTA
Ma io sono orgogliosissimo di essere europeo, infatti. Avendo però bene in mente che la UE non è l'Europa...
EliminaOggi su Rai3 hanno fatto vedere una puntata su El Alamein e si parlava delle sconfitte che accadono spesso agli italiani che sono disorganizzati ecc. ecc. si e' parlato anche della superiorita' in termini di mezzi, carri armati, aerei ecc. ecc. ma nessuno ha parlato del perche' c'era tutta questa superiorita' da parte degli Alleati che sarebbero gli investimenti l'Italia investiva una decina di miliardi di dollari (secondo una rivista USA) la Germania arrivo' a investire 415 miliardi di dollari gli inglesi quasi 100 miliardi di dollari i nipponici e i russi piu' di 50 miliardi di dollari gli USA 700 miliardi di dollari cifra spaventosa e' questa la principale motivazione delle sconfitte italiane e dell'Asse; e' poi incredibile che non si ricordi la tempistica sbagliata della guerra dell'Asse e la tempistica decisiva sulla scoperta della fissione dell'uranio !?
RispondiEliminaLuca il PATRIOTA
Ma un aspetto della disorganizzazione è appunto non dedicare una quantità adeguata di risorse all'obbiettivo. Sulla tempistica sbagliata dell'ingresso nella guerra dell'Asse si è, altre volte e in altre sedi, parlato molto. Quanto alla tempistica delle scoperte nucleari, quelli sono temi più fantastorici che altro… certo Fermi poteva scoprire prima la fissione. E Hitler poteva morire durante la prima guerra mondiale. Ma a quel punto il ventaglio delle possibilità è infinito e discuterne, in effetti, abbastanza sterile.
EliminaIo sto solo riportando quello che hanno detto un Premio Nobel per la Fisica come Carlo Rubbia e un prof. di Fisica all'Universita' della Pennsylvania Gino Segre' che, se permette su questi argomenti ne sanno piu' di lei, e' vero che la Storia coi se e i ma non si fa, ma qui c'e' solo un grande se: e' altamente probabile che se la fissione dell'uranio fosse stata scoperta nel 1934 (e non si e' scoperta per un millesimo di millimetro di alluminio) anziche' nel 1938 i tedeschi sarebbero arrivati anch'essi alla bomba nucleare, e questo non lo dico io che non ho alcun titolo, ma Rubbia e Segre' !?
EliminaLuca il PATRIOTA
" Ma un aspetto della disorganizzazione e' proprio non dedicare abbastanza risorse per arrivare all'obbiettivo" ma evidentemente l'Italia fascista non aveva quelle risorse, per questo non le ha investite !?
EliminaLuca il PATRIOTA
Certo che Segre e Rubbia ne sanno più di me ! intendevo un'altra cosa, che le svolte casuali nella storia sono tanti e tali da rendere impossibile, o sterile, ragionare sulle tante ramificazioni che si sarebbero potute verificare se certi elementi casuali, certi lanci di dado, avessero dato un altro esito.
EliminaL'Italia fascista non ne aveva tantissime, ma comunque è entrata in guerra senza convinzione, quindi non ha neanche attivate quelle che avrebbe potuto.
EliminaSe e' sterile discuterne perche' Rubbia e Segre' ne parlano come la svolta della 2a Guerra Mondiale ? E' vero che i se e i ma sono tanti ma in questo caso il se e' realistico !?
EliminaLuca il PATRIOTA
Non lo credo utile perché le ramificazioni di eventi che ne sarebbero potute nascere sono indecifrabili: quantomeno, io non riesco a formulare un'opinione sensata in merito. Altri magari sì.
EliminaLei non riesce a dare un'opinione sensata in merito altri si. Infatti posso capire il suo scetticismo, ma come si puo' dire che tutti o quasi gli ebrei sarebbero stati uccisi ad Alessandria d'Egitto nel caso in cui fosse caduta nelle mani dei tedeschi come ha detto Paolo Mieli anche lui oggi non esisterebbe perche' Mieli e' figlio di ebrei di Alessandria d'Egitto, se si puo' affermare questo per me hanno ragione Segre' e Rubbia a dire che la storia sarebbe cambiata; poi si possono fare piu' ipotesi la piu' probabile e' la guerra nucleare !?
EliminaLuca il PATRIOTA
E' impossibile, voglio sperare, che il governo non abbia un piano ora che il Sacro_Romano _Impero_2.0 ci ha bocciato la manovra. Anche perchè, se lo aspettavano tutti. Sono curioso di sapere qual è, questo piano; perché non vorrei che fosse come quegli assassini di Cesare...
RispondiEliminaDino.
L'unico che funziona è i CCF, o varianti sul tema.
EliminaEinstein e' riconosciuto da tutti come genio infallibile, in pochi sanno che un ebreo italiano di Padova prof. di matematica Tullio Levi-Civita corresse un calcolo fondamentale della teoria della relativita', Einstein ci mise mesi per correggere la sua teoria della relativita' eppoi ringrazio' Levi-Civita; Einstein si dimostro' non infallibile come tanti oggi lo dipingono !?
RispondiEliminaLuca il PATRIOTA
Non è una questione di infallibilità: Einstein aveva avuto le intuizioni fisiche giuste ma gli mancavano gli strumenti matematici per provarle; li trovò nel lavoro di Levi-Civita e di un altro matematico italiano, Gregorio Ricci-Curbastro (non tanto tempo fa, mi è capitato di conoscere una sua pronipote).
EliminaMa Einstein riconobbe di aver sbagliato e ringrazio' Levi-Civita !? O sbaglio ?
EliminaLuca il PATRIOTA
Einstein riconobbe che solo grazie al lavoro dei due italiani era riuscito a formulare le dimostrazioni matematiche corrette.
Elimina1)Non esistono usurai, come non esistono speculatori, esistono differenze( spread) che misurano la credibilità e affidabilità dei paesi, lo spread migliore sarebbe 0, vuol dire che avremmo un sistema produttivo, istituzionale, economico politico uguale alla Germania. Si chiama politica monetaria che é il sottostante delle differenze tra i paesi!
RispondiElimina2)l'economia e la finanza, sono scienze e non opinioni! Lo spread attuale misura la differenza di affidabilità economica e politica dell'Italia rispetto alla Germania ed é un valore corretto perché deriva dal mercato, che non é di dx o sx ma misura i valori reali!
3)Le agenzie di rating per fortuna esistono ed operano professionalmente per aiutare i mercati a conoscere affidabilità e rischi delle imprese e degli stati! In un mondo libero e globale sono indispensabili!
4)Lo Spread sono i mercati che non sono di dx e sx, non tengono conto delle opinioni, ma si orientano in base ai dati reali! Lo.spread a 570 ci ha già mandato in default nel 2011!
5)Il nostro problema è lo scostamento della nostra affidabilità rispetto ai tedeschi, che hanno la stessa moneta nostra. I mercati stanno scappando, oltre 100 miliardi, perché giustamente non si fidano di noi!
6)L'Europa ci ha appena salvato dalla bancarotta nel 2011. Ora non li farebbe più e ci lascerebbe avere una bancarotta Argentina e tornare al nostro posto nell'Africa Bianca!
7)Se lo spread va a 400 salta il sistema bancario, a 500 veniamo dichiarati spazzatura come nel novembre del 2011 ed é bancarotta
Lorenzo zanellato
(1) (2) Quando ognuno aveva la propria moneta nessuno si preoccupava dello spread. Esistevano differenze tra i tassi nominali, ma i tassi reali erano molto più vicini e comunque non ponevano problemi a nessuno (3) le agenzie di rating avevano Lehman in investment grade una settimana prima che fallisse… (4) (5) (6) con il debito in moneta propria quel rischio di default non sarebbe mai esistito. E l'Argentina ha fatto default su debito in dollari, moneta straniera come moneta straniera è per noi l'euro (7) nel novembre 2011 eravamo investment grade, il debito italiano non è mai stato declassato a junk.
EliminaNon si salva neanche uno dei 7 punti, ma la più grossa di tutte: nel 2011 l'europa ci avrebbe salvato?!?
EliminaCerto che se c'è ancora in giro gente così ingenua...