Paola Tommasi, collaboratrice di Renato Brunetta, ha pubblicato ieri su "Libero" l'articolo riprodotto qui di seguito.
Alcuni paragrafi inclusi in una precedente bozza dell'articolo non sono stati incluso nella versione pubblicata, per motivi di lunghezza e anche perché erano in effetti, in quella sede, un po' troppo tecnici. E' però molto importante averli ben presente quando si esamina la proposta CCF:
"Un peggioramento
dei saldi di finanza pubblica si avrebbe solo se i CCF
non producessero una sufficiente espansione di PIL e gettito fiscale. E’ molto
improbabile, perché nel contesto attuale di domanda fortemente depressa
un’iniezione di capacità di spesa dà risultati particolarmente robusti.
Per rendere la
manovra completamente priva di rischio è comunque possibile predisporre azioni
compensative, di pari importo e segno contrario, con effetto anch’esso
differito di due anni. Se nel 2018 si emettono 30 miliardi di CCF, si
deliberano incrementi d’imposte e tagli di spesa per i medesimi 30 miliardi con
effetto 2020. Queste azioni compensative decadranno automaticamente se l’azione
espansiva dei CCF produrrà, tra il 2018 e il 2020, un gettito almeno pari agli sconti fiscali. Se
per assurdo i CCF avranno zero effetti espansivi (i riceventi li “lasceranno in
un cassetto” per utilizzarli solo a scadenza) nel 2020 si avranno due effetti
di pari importo e segno opposto, rendendo la manovra a saldo zero.
Nel peggiore (e
più remoto) dei casi, i CCF sono quindi un progetto privo di rischio. Molto più
probabilmente, produrranno una forte ripresa dell’economia e, finalmente,
l’uscita dalla crisi. In questo scenario appaiono quindi infondati alcuni articoli
apparsi su media anglosassoni che ipotizzano sconvolgimenti nei mercati
finanziari all'idea di una moneta parallela. Un progetto con le caratteristiche
descritte in questo articolo, al contrario, rimette l’economia italiana su un
forte percorso di crescita, condizione imprescindibile per la stabilità del
sistema."
E' il concetto dei "CCF manovra a rischio zero", che in questo blog era già stato descritto, in particolare qui.