domenica 28 ottobre 2018

Titoli di Stato non speculativi


Il video dell'intervento di Guido Grossi al Convegno Sovranità Popolare (Roma, 21 settembre scorso) ha ottenuto un successo mediatico veramente notevole (oltre 500.000 visualizzazioni ! ero anch’io tra i relatori ma non mi sono certo avvicinato a quei numeri parlando di Moneta Fiscale - comunque qualcosa d’interessante spero di averlo detto).

Oltre che vedervi il video se non l’avete già fatto, vi suggerisco questo bellissimo pezzo di Guido, dove replica a un articolo critico nei confronti del suo intervento.

Veramente tutto da leggere l'articolo di Guido, con grande attenzione. Io mi limito a sottolineare un punto, perché tocca un tema che mi viene spesso chiesto di commentare.

Tra le più comuni tipologie di titoli del debito pubblico italiano, BOT e CCT sono classici strumenti destinati ai risparmiatori individuali: i BOT per la loro breve scadenza, i CCT per i meccanismi di indicizzazione di cui sono dotati, tendono entrambi a manifestare un basso livello di volatilità del loro prezzo di mercato.

I BTP, a tasso fisso e a medio-lunga scadenza,  sono invece strumenti destinati a “investitori propensi al rischio”: non chiamateli speculatori se non vi piace, ma non è comunque una forma di impiego del risparmio adatta a chi cerca semplicemente tranquillità e si accontenta di un rendimento modesto (il recupero dell’inflazione o poco più). Il tasso fisso e la scadenza più lunga amplificano infatti gli effetti (sul prezzo di mercato del titolo) delle variazioni di spread e tassi di mercato

Non a caso, nell’era ante Maastricht gli strumenti di gran lunga più comprati dal pubblico erano, appunto, BOT e CCT (molto più dei BTP). E i risparmiatori individuali li acquistavano, appunto, direttamente, cioè senza passare (in genere) tramite l’intermediazione di fondi o di altre, più o meno complicate, strutture di gestione patrimoniale.

Modificare la struttura delle emissioni – meno BTP, più strumenti stabili e NON speculativi (CCT e BTP) – è una cosa che si può fare subito, molto più velocemente del progetto CIR (che pure ha i suoi elementi d’interesse, ma non è concepito per mobilitare in tempi rapidi grandi masse di risparmio).

Si può fare, e si deve fare, immediatamente.

Naturalmente, non viene per questo meno la criticità del progetto CCF / Moneta Fiscale: perché stabilizzare il collocamento dei titoli di Stato è estremamente importante, ma avere a disposizione uno strumento per immettere potere d'acquisto nell'economia lo è ancora di più.


41 commenti:

  1. E' possibile ipoteticamente che lo Stato non paghi piu' i BTP andando in fallimento su essi ma continui a pagare CCT e BOT ?
    Luca il PATRIOTA

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    1. Oddio, che esistesse anche questa ipotesi (a livello strettamente teorico, beninteso) non l'avevo mai pensato… avrebbe il senso di dire "tutelo i risparmiatori e punisco gli speculatori". Se si comincia a pensare al default, è immaginabile anche questo. Ma naturalmente io non vedo nessun default e vedo invece una forte ripresa… introducendo i CCF.

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    2. Ipoteticamente puo' lo Stato convertire i BTP in CCT e BOT andrebbe in fallimento se lo facesse, pagherebbe meno interessi ???
      Luca il PATRIOTA

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    3. Una conversione forzata è un evento di default. Invece non lo sarebbe cessare di emettere BTP e offrire invece ai risparmiatori BOT e CCT: e con ogni probabilità, in effetti, ridurrebbe i costi per interessi.

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  2. L'articolo del Dott Grossi è fantastico sia per l'immediatezza e chiarezza sia per l'Umanità e l'amore verso i semplici cittadini e la Costituzione che sono l'alfa e l'omega della Nazione. Premesso questo vorrei dire due cose:

    1)Il passaggio che parla dei testi unici bancario e finanziario è indicativo del livello di follia e di "stato brado" incostituzionale a cui ci hanno portato (ennemila leggi non interpretabili = mondo senza legge a favore della tecnocrazia finanziaria)

    2) Il "genio" che ha criticato Grossi fa parte per caso della combriccola di Boldrin? Se è cosi non mi meraviglio delle enormità proferite.

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  3. Sapeva che secondo Robock climatologo dell'Universita' di Rutgeford, una citta' come Milano a -30 gradi in inverno e +2 gradi in estate dopo lo scoppio di 100 bombe nucleari o termonucleari in un conflitto e con l'inverno nucleare ci sarebbero almeno 2 miliardi di morti senza contare l'aumento esponenziale dei tumori della pelle, le carestie dilaganti e l'acqua inquinata ci sarebbero molti piu' morti, dopo 20-25 anni le cose tornerebbero alla normalita', ma a quel punto per l'umanita' sarebbe tardi ? Ma per fortuna non dovrebbe mai accadere !? Certo Milano con -30 :) l'abbiamo rischiata nella 2a Guerra Mondiale, anche se forse il conflitto nucleare USA e Germania avrebbe comportato non un centinaio ma una cinquantina di testate nucleari, ma sono solo ipotesi !?
    Luca il PATRIOTA

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    1. 20-25 anni mi sembrano pochi. E certo, dopo sarebbe tardi.

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  4. Perche' lo Stato non emette piu' CCT e BOT e continua invece coi BTP che ci costano circa 70 miliardi d'interessi annui, forse perche' non troverebbero compratori al contrario dei BTP ?
    Luca il PATRIOTA

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    1. Li troverebbero eccome. Ma le banche fanno pressione per non cambiare, perché gli strumenti speculativi, da inserire in prodotti di gestione più complessi, a loro rendono di più.

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    2. Quindi la colpa e' anche delle banche, ha ragione ad attaccarle Di Maio !?
      Luca il PATRIOTA

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    3. Le banche fanno i loro interessi. E' lo Stato che non deve farsene influenzare. Le banche possono gradire che vengano emessi BTP e non BOT / CCT, ma è lo Stato che emette e quindi che decide.

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  5. Perche' Hitler odiava cosi tanto gli ebrei ? Forse perche' pensava che occupando i principali posti di potere in tanti paesi si mettessero d'accordo per comandare, pensava fossero una cricca/casta; e' interessante vedere poi come anche la scienza veniva "pulita" dal giudaismo: la teoria della relativita' bollata come falsita' giudaica, probabilmente anche i fertilizzanti chimici di Fritz Haber ebreo nazionalista fanatico tedesco sarebbero stati eliminati se Hitler avesse vinto o avesse fatto un armistizio con gli USA dividendosi il mondo in due blocchi USA-Germania i fertilizzanti chimici non avrebbero salvato cosi tante vite; il tutto non e' capitato anche grazie a Fermi !?
    Luca il PATRIOTA

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    1. Buona domanda. La crisi che porto Hitler al potere (quando la disoccupazione era arrivata al 25%) era imputabile a politiche sostenute da grandi istituzioni, il che come è sempre avvenuto nel settore finanziario vedevano molta presenza di ebrei ai vertici. Ma l'antisemitismo di Hitler (e non solo) nasce molto prima.

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    2. In realta' poi gli ebrei occupano i vertici non perche' sono una cricca/casta ma perche' sono in gamba, sono i piu' istruiti, hanno una gran testa.
      Luca il PATRIOTA

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    3. Nessun dubbio su questo. E non solo nella finanza, ma anche nella professione legale, nei media, nella ricerca scientifica...

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    4. Sbaglio o il banchiere di Hitler Schacht era ebreo? È un po' la classica eccezione che conferma la regola? Perché fu rimosso però prima della ww2?

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    5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    6. E' una voce ricorrente, ma non mi risultano conferme. Fu rimosso perché entrò in urto con Goering, che pretendeva per sé il ruolo di capo supremo dell'economia tedesca, e anche perché espresse dubbi sulla possibilità di finanziare il riarmo (dal 1937 in poi) senza sacrificare i consumi della popolazione tedesca (l'economia era già in pieno impiego).

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  6. «Vedete, un Governo legittimo può sia spendere che prestare denaro in circolazione, mentre le banche possono soltanto prestare cifre considerevoli attraverso i loro biglietti di banca promissori, per cui questi biglietti non si possono né dare né spendere se non per una piccola frazione di quelli che servirebbero alla gente. Di conseguenza, quando i vostri banchieri in Inghilterra mettono denaro in circolazione, c'è sempre un debito fondamentale da restituire e un'usura da pagare. Il risultato è che c'è sempre troppo poco credito in circolazione per dare ai lavoratori una piena occupazione. Non si hanno affatto troppi lavoratori, ma piuttosto pochi soldi in circolazione, e quelli che circolano portano con sé un peso senza fine di un debito impagabile e usura» B.Franklin era già un cartalista e un keynesiano a quanto pare :)

    Che ne pensa invece di Alex. Hamilton e del Federal Reserve System? Andrebbe migliorato?

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    1. Andrebbe migliorato perché, come si vede, Benjamin Franklin aveva già capito tutto quanto serviva, e però le cose non sono state attuate esattamente come avrebbe voluto lui - neanche negli USA. Certo, rispetto alla situazione delirante dell'Eurozona...

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    2. Nessun dubbio che l'eurozona sia il peggior esperimento socioeconomico mai visto in terra..

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  7. Perche' gli ebrei sono cosi intelligenti e capaci ? Questioni genetiche ?
    Luca il PATRIOTA

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    1. Qualcuno dice genetica, altri che hanno introdotto le sacre scritture - creando quindi un incentivo diffuso a saper leggere e scrivere - molto prima degli altri popoli. Un'altra tesi è che gli veniva impedito di fare la guerra e di possedere terreni da coltivare, quindi invece di diventare soldati o contadini si sono dedicati alle attività mercantili, e poi di conseguenza alla finanza e alle attività intellettuali in genere. Può essere un misto di tutte queste cause.

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  8. Ha visto, la Merkel ha annunciato di abbandonare la politica a fine mandato, che ne pensa, ci saranno nuove politiche un UE ?
    Seconda domanda, mia madre si lamenta del fatto che una volta i titoli di stato davano interessi del 12% mentre ora danno il 2(?) le finanze dello Stato erano piu' solide prima dell'entrata nell'€ nonostante gli interessi al 12% ?
    Luca il PATRIOTA

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    1. Non conterei su una revisione delle politiche tedesche, la pensano tutti più o meno allo stesso modo…


      Le finanza dello Stato erano immensamente più solide con la lira, certo. Il motivo fondamentale è spiegato nel post del 18.4.2016.

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  9. Ho letto proprio ora che reddito cittadinanza e quota 100 sono stati tolti dalla legge bilancio e che saranno introdotti con dei provvedimenti a parte.. che sia la volta buona che li erogheranno coi ccf ?

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    1. Non saprei.. la fonte è affidabile ? non il Corriere o la Repubblica, per intenderci ?

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    2. ItaliaOggi.. non ho idea che testata sia e a chi appartenga

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    3. Boh. Non è schierata proestablishment ed antigoverno come il quartetto Corriere / Repubblica / Stampa / Sole. Però non vedo il senso di metterli in provvedimenti a parte.

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    4. Ma non aveva detto che probabilmente i ccf saranno introdotti con regolamenti ministeriali o con una legge ordinaria a se stante?

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    5. I CCF sì, ma reddito di cittadinanza e quota 100 intanto è bene che seguano il loro iter prestabilito. I CCF possono essere introdotti separatamente (rispetto alla legge di bilancio) ad esempio per integrazioni di reddito ai lavoratori dipendenti, o riduzioni del cuneo fiscale a beneficio delle imprese.

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  10. Mo dico la scemenza del secolo, però mi chiedevo se non fosse possibile, al fine di azzerare o quasi lo spread dovuto al rischio di ridenominazione, emettere titoli che al momento della scadenza pagano il nominale moltiplicato per l'eventuale cambio euro/lira.
    Per spiegare meglio cosa intendo supponiamo che il titolo abbia valore nominale di 100 euro: se al momento della scadenza l'Italia è ancora nell'euro ti vengono rimborsati 100 euro; se invece è uscita dall'euro e ad esempio il cambio euro/lira è 1.20, ti vengono rimborsate 120 lire(=100 euro). Quindi all'investitore verrebbero rimborsati o 100 euro o l'equivalente in lire di 100 euro.
    Ha senso? È fattibile dal punto di vista tecnico-giuridico?

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    1. E' fattibile, ma l'effetto è simile ad emettere titoli in euro non ridenominabili. In caso di breakup, utilizzando la lex monetae il debito pubblico emesso sotto diritto italiano (quasi tutto, attualmente) si trasforma in lire 1:1. Con la sua proposta invece si incrementa.

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    2. Il vantaggio che avevo in mente è che in caso di uscita li rimborseresti in lire e quindi ci sarebbe sempre la garanzia al 100%, se invece li emetti in euro non ridenominabili ti ritrovi a dover rimborsare euro, quindi a tutti gli effetti moneta straniera.

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    3. Cioè mi metto dal punto di vista dell'investitore: in caso di uscita dall'euro, e supponendo che la banca d'Italia garantisca tutti i pagamenti in lire, la situazione dovrebbe essere questa:

      1) con lex monetae riceve 100 lire
      2) con la mia versione riceve 120 lire
      3) con titoli in euro non ridenominabili riceve FORSE 100 euro

      Chiaramente 2) è meglio di 1), mentre nella 3) rimane il rischio default in euro, quindi anche questa dovrebbe essere peggio di 2)

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    4. In effetti… nella mia risposta precedente stavo per scrivere "l'effetto è uguale a emettere titoli in euro non ridenominabili", e l'ho appunto cambiato in "l'effetto è SIMILE". Vale la pena di rifletterci.

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  11. Che ne pensa della nuova emissione BTP italia 2018 del 19 novembre Indicizzati all'inflazione, che si dovrebbe rivolgere principalmente proprio ai piccoli risparmiatori?

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    1. Un passo nella direzione giusta. Da incrementare, l'emissione di strumenti con queste caratteristiche. Diversamente dai CCT sono indicizzate all'inflazione e non ai tassi d'interesse, ma comunque il destinatario è il piccolo risparmio.

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  12. Il rallentamento economico italiano causera' danni alla manovra del governo, avremo meno crescita secondo lei ?
    Luca il PATRIOTA

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    1. Chiaro che sarebbe meglio essere in una fase di accelerazione e non di rallentamento (che interessa tutta Europa, peraltro). Ma questo non fa altro che rendere la manovra più necessaria, anzi sarebbe enormemente opportuno che fosse meno timida; e che si introducessero i CCF...

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