Occuparsi di economia dà spesso la sensazione di
parlare dell’ovvio.
Questo articolo ci fa “scoprire” che c’è un settore in
notevole crescita, in mezzo al deprimente panorama dall’economia europea (del Sud
Europa in particolare): l’economia sommersa.
Vengono citate quote di incidenza del PIL “occulto”
sul totale che vanno dall’8% in Svizzera, al 10% nel Regno Unito, al 14% nei
paesi nordici e al 20-30% nell’Europa mediterranea.
Economia sommersa significa attività criminali, ma
anche banalmente la baby-sitter, il ragazzo che aiuta i vostri bambini a fare i
compiti, le colf e le badanti irregolari, la piccola impresa artigiana e il
piccolo esercizio commerciale che in tutto o in parte non rispettano gli
adempimenti; eccetera.
Questi fenomeni esistono in qualsiasi nazione e sono impossibili
da eliminare totalmente. Ma la crescita degli ultimi anni si collega,
evidentemente, alle politiche di austerità e alla loro attuazione mediante
(soprattutto) meccanismi di tassazione sempre più punitivi. E non c’è da aver
remore ad affermare che la situazione economica e sociale, specialmente in Sud
Europa, non è ancora diventata esplosiva proprio perché il sommerso in qualche
misura sta alleviando gli effetti dell’austerità e dell’eurocrisi.
Cito dal link: “Un circolo virtuoso può essere creato
da minori aliquote fiscali, meno attività sommerse, disincentivo all’evasione e
quindi opportunità di ridurre ulteriormente la fiscalità. Naturalmente, un
circolo vizioso nella direzione opposta può crearsi in modo analogo”.
Il progetto Certificati di Credito Fiscale dà un aiuto
anche in questo. L’attribuzione dei CCF a lavoratori e aziende è prevista,
ovviamente, a fronte di situazioni di lavoro regolari sul piano legale,
contributivo e della tassazione.
Senza contare che la ripresa dell’economia è già di
per sé un forte incentivo alla riduzione dell’economia sommersa. Pochi amano
operare in situazioni “grigie” o “al margine”. Molti ci sono spinti dalla
depressione dell’economia e dalla carenza di alternative professionali
“legittime”.
Non mi azzardo in stime del valore economico di questa
“re-emersione”, e non l’ho incorporato nell’analisi del progetto CCF. Ma è
sicuramente un plus, finanziario e anche etico.
Sul tema, molto pertinente un commento di Antonello Gianfreda: "La parziale soluzione alla criminalità e alla corruzione e' il benessere, il resto sono chiacchiere da stadio".
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