Ancora Biagio Bossone e Stefano Sylos Labini su Econopoly / Sole 24 Ore con considerazioni su che cosa può fare la BCE, nel momento in cui si constatasse che il "QE potenziato" non risolleva nè la domanda nè i prezzi.
Più che un rischio, una certezza ...
Le opzioni ci sono - da un ampio programma di investimenti pubblici finanziato dalla BEI con obbligazioni sottoscritte dalla BCE, al cavallo di battaglia di questo blog - i CCF / Moneta Fiscale.
La volontà politica di percorrerle ancora no. L'illusione che ci si possa accontentare degli zero virgola o degli uno virgola di crescita, ottenendo un lento trend di riduzione del rapporto debito pubblico / PIL in qualche modo compatibile con le prescrizioni UE, è ancora la posizione ufficiale del governo, e di ambienti accademici vicini (almeno in passato) all'establishment politico.
Ma è, appunto, un'illusione. Non è accettabile mantenere l'economia, per un periodo di tempo indefinito, in situazione di pesante depressione (output fortemente inferiore al potenziale, trappola della liquidità, disoccupazione massiccia, elevato e crescente disagio sociale).
Ne segue tra l'altro anche che l'assetto attuale dell'Eurozona non può costituire una situazione permanente. Solo un forte recupero di domanda, occupazione e PIL può dare stabilità ed evitare, tra l'altro, derive politiche imprevedibili e difficilmente controllabili.
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