La
globalizzazione, nella sua dimensione economica, implica in buona sostanza che
le imprese producono dove vogliono, vendono dove gli pare, e pagano le tasse
dove preferiscono.
Evidentemente,
questo produce (tra le altre cose) un incentivo a spostare le produzioni in
paesi dove le retribuzioni e anche gli standard ambientali e le protezioni
sociali sono più bassi.
Questo ha
contribuito alla crescita di paesi che sono passati dal sottosviluppo a condizioni
di reddito procapite decisamente più vicine a quelle dei paesi avanzati. Quindi
maggiore eguaglianza a livello mondiale, di per sé una buona notizia.
Ma ha anche causato un rilevantissimo incremento del potere contrattuale delle aziende
globalizzate nei confronti dei lavoratori residenti nei paesi avanzati, che
sono stati posti in diretta concorrenza con la forza lavoro dei paesi
emergenti.
La
globalizzazione così condotta ha avuto due chiari vincitori – le aziende
globalizzate e i paesi emergenti – e un chiaro perdente – i lavoratori e in
generale i segmenti economici medi e bassi dei paesi sviluppati.
La
globalizzazione deve necessariamente funzionare in questo modo ? no.
Un primo
correttivo è evitare sbilanci commerciali: fare in modo che non ci siano paesi
che accumulino sistematicamente surplus, e introdurre invece meccanismi che
spingano al riequilibrio.
Un secondo
correttivo è la riqualificazione e la riconversione della forza lavoro, nei
paesi sviluppati, verso attività a maggior valore aggiunto e/o difficilmente
trasferibili all’estero.
In parte questo
avviene in modo spontaneo, perché i settori ad alto contenuto di tecnologia, di
design, di progettazione beneficiano della crescita dei paesi emergenti, che
diventano mercati di sbocco. Ma se non è adeguatamente incentivato, il processo
rischia di essere di gran lunga troppo lento.
Professioni
qualificate, di grande utilità sociale, e non trasferibili all’estero devono
essere incentivate e ricevere più, non meno risorse. Queste professioni sono
spesso collegate all’impiego pubblico: sanità e istruzione sono forse i due casi
più significativi.
La
globalizzazione in sé può essere non solo un beneficio netto per l’economia
mondiale, ma anche funzionare senza creare danni o penalizzazioni a nessuno.
Purtroppo, è stata invece attuata accettando, o addirittura pianificando, squilibri
commerciali, nonché contrazioni della spesa rivolta a segmenti qualificati di
pubblico impiego.
La crisi
finanziaria del 2008 e l’Eurocrisi soprattutto dal 2011 in poi hanno
ulteriormente, gravemente peggiorato la situazione. Ci si è rifiutati di monetizzare
i deficit pubblici nella misura necessaria a ristabilire condizioni di pieno
impiego, nonostante l’assenza di qualsiasi rischio di inflazione. Si è reso il
lavoro ancora più svilito e precario. Si è ulteriormente peggiorata la forza
contrattuale dei segmenti di popolazione deboli. Si continua, in particolare
nell’Eurozona, a non adottare le politiche espansive necessarie a risolvere una
crisi deflattivo-depressiva.
Ancora, si cerca
di strumentalizzare l’immigrazione: un potenziale beneficio in condizioni di
crescita economica e di pieno impiego, ma un’ulteriore pressione verso il basso
delle condizioni socio-economiche delle classi disagiate in un contesto
depresso come l’attuale.
La crescita
degli schieramenti politici “populisti”, nel mondo economicamente sviluppato, è
dovuto al modo in cui le élite hanno
strumentalizzato la globalizzazione. In questo contesto, il populismo è una
reazione fisiologica e perfettamente giustificata. E sarà altamente benefico se
porterà a un profondo riorientamento delle politiche economiche, in tutto il
mondo occidentale sviluppato.
CREDO CHE STIA INIZIANDO IL CONTO ALLA ROVESCIA PER LO SFALDAMENTO DELL'EURO ....E STANNO PREPARANDO IL TERRENO . Effetto Trump ??? credo di si...
RispondiEliminahttp://vocidallestero.it/2017/01/22/zh-sbalorditiva-ammissione-di-draghi-un-paese-puo-lasciare-leurozona-ma-deve-prima-pagare-il-conto/
e se ce ne andiamo senza pagare un piffero del target 2 cosa succede ??? si potrebbe fare???
Shardan
e se invece paghiamo che effetto può avere nella nostra economia , e come facciamo ? si possono usare modalità , come dire, soft ?
EliminaShardan
Modi soft per pagare sicuramente esistono. Ma se non paghiamo, la UE e la BCE non hanno i carri armati...
EliminaSempre se sia vera la notizia...strano non la leggo da nessuna parte . Zero Hedge è conosciutissimo e credo affidabile ...però una notizia del genere dovrebbe esserci sui giornali main stream (se non altro nei giornali a tendenza anti euro come "il Giornale " o "Libero "...spero che sia autentica.
EliminaShardan
La dichiarazione sicuramente è autentica, l'ha riportata anche Reuters e credo Bloomberg.
EliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaFrancesco Andreoli: analisi corretta.. rimedi vaghi e contraddittori:
RispondiElimina"evitare sbilanci commerciali: fare in modo che non ci siano paesi che accumulino sistematicamente surplus, e introdurre invece meccanismi che spingano al riequilibrio.
riqualificazione e la riconversione della forza lavoro, nei paesi sviluppati, verso attività a maggior valore aggiunto e/o difficilmente trasferibili all’estero."
1) in che modo? dazi? quote? barriere doganali?
2) riqualificare chi? uno che ha finito le scuole semianafabeta e fa il manovale, con che corso di riqualificazione lo fai diventare un ingegnere elettronico? o magari lo fai diventare avvocato?
1) Tanto per cominciare con una gestione flessibile dei rapporti di cambio. 2) Il semianalfabeta che fa il manovale ha bisogno di un mercato immobiliare interno tonico e non depresso (e questo è un problema legato all'austerità, non direttamente alla globalizzazione). La riqualificazione è un tema che riguarda persone con un livello di istruzione e competenza medio o anche medio-altro che si trovano spiazzate da mutamenti nei loro settori. Un ruolo importante lo svolgerebbe invertire il ciclo di contrazione dell'impiego pubblico, che richiede professionalità qualificate in molti settori (sanità, pubblica istruzione, gestione del territorio, protezione civile e molti altri).
Elimina