Riflettendoci
ulteriormente, la questione comincia a sembrarmi, in definitiva, abbastanza semplice.
Beh, diciamo non così complicata…
Finché la Banca
d’Italia fa parte dell’Eurosistema, ha facoltà – come l’hanno tutte le banche
centrali che ne fanno parte – di emettere euro. La Banca d’Italia è, in
effetti, una filiale dell’Eurosistema.
Se i pagamenti
dall’Italia verso altri paesi dell’Eurozona sono superiori ai pagamenti in
direzione opposta, si forma un saldo netto, finanziato da emissioni di euro da
parte della Banca d’Italia (nella sua qualità di filiale dell’Eurosistema,
appunto).
Queste emissioni di
euro costituiscono un’attività per qualcuno che sta fuori dal nostro paese
(coloro che ricevono i pagamenti). Per la Banca d’Italia sono invece una
passività contabile: il saldo Target2, appunto.
E’ una passività,
ma la Banca d’Italia la deve rimborsare ? no, perché non è un debito derivante
da un contratto di finanziamento. Non ha scadenze né garanzie. E’ una passività
che deriva da un’attività di emissione monetaria.
Qual è l’impegno
della Banca d’Italia a fronte della passività Target2 ? La Banca d’Italia è
impegnata ad accettare che questi euro (i saldi attivi di altre banche centrali,
accumulati nel sistema Target2) vengano utilizzati per pagamenti nel territorio
nazionale.
Vi sembra strano ?
la Federal Reserve USA, che (come qualsiasi banca centrale) emette banconote,
registrate contabilmente al passivo del suo bilancio, si trova in una
situazione per molti aspetti analoga.
Una parte
sostanziosa di queste banconote – svariate centinaia di miliardi di dollari –
circolano all’estero. E circolano perché vari residenti USA hanno effettuato
pagamenti cash verso l’estero, o hanno comunque, per varie ragioni, trasferito
dollari (in contanti) all’estero. Non
perché residenti USA siano stati finanziati da soggetti esteri (in quest’ultimo
caso, infatti, non ci sarebbe stato deflusso
di dollari all’estero, ma afflusso di
valuta straniera negli USA).
La Fed deve rimborsare
queste banconote ? no. Semplicemente, s’impegna a far sì che i dollari detenuti
da non residenti USA siano sempre utilizzabili all’interno del territorio
statunitense (così come quelli detenuti da residenti).
C’è una
differenza: se l’Italia esce dall’Eurozona, la moneta legale italiana non sarà
più l’euro, ma la Nuova Lira, o quale che sarà il nome.
Ma cambia poco: la
Banca d’Italia sarà impegnata (se richiesta) a convertire gli euro affluiti
tramite il canale Target2, al cambio corrente, in Nuove Lire. Finché lo fa – e
non ha problemi a farlo, perché emette
le Nuove Lire – è perfettamente in regola con i suoi impegni.
PS ringrazio Biagio Bossone per avermi chiarito la natura dei saldi Target2 come risultante dell'attività di emissione monetaria di Banca d'Italia, nella sua qualità di filiale dell'Eurosistema, e non come conseguenza dell'erogazione di un finanziamento.
RispondiEliminaMa quindi vale pure il reciproco? Ovvero tutti gli euro esistenti alla famosa mezzanotte in Italia e quindi in tutte le banche "residenti" sul territorio italiano, ma anche quelli sotto forma di titoli di qualsiasi tipo purché in euro e compresi tutti i depositi alle 0,00 del giorno successivo saranno esigibili verso la Bce e comunque di fronte a qualsiasi creditore euro?
RispondiEliminaIn caso di uscita dell'Italia dall'Eurozona tutti le attività e passività finanziarie regolate da contratti di diritto italiano saranno convertite in Nuove Lire, in rapporto 1:1. Resteranno in euro invece quelle regolate da contratti di diritto internazionale. E resteranno in valuta - dollari yen sterline franchi svizzeri ecc. - quelle in altre valute.
Eliminae perché il Draghetto maledetto..su una cosa semplice ci ha costruito un ricatto/minaccia ?
RispondiEliminaShardan
sapendo che tantissimi esperti sanno che problema non è ?
Eliminaquindi la faccenda mi par di capire si può risolvere facilmente...escluso questo problema..resta l'affermazione di Draghetto che l'euro non è irreversibile ....quindi ce la possiamo svignare. Non mi stupirei che dopodomani ridicesse: contrordine ...l'euro è di nuovo irreversibile ;-))
Dopo il Trump (che chiaramente si muoverà nella direzione di far saltare sia l'Euro che l'UE...almeno cosi sembra ) e dopo le dichiarazioni di Le Pen ..fuori dall'euro e dalla Nato....a me puzza un po...questo schizzare in alto dello Spread ...e cosette che ho letto del tipo che siamo seduti su una bomba ..cioè che potrebbe schizzare a 400 e passa. Sto cercando di capire se vogliono (come al solito in momenti particolari ) farci più paura loro...o se son loro ad aver più paura di noi (visto che ormai il sistema sta incominciando a scricchiolare seriamente ). E illusorio pensare che entro tre anni non ci sarà più l'euro e forse neanche l'UE ? mi fa star bene questa illusione ..ma voglio che non sia un illusione ma una certezza.
Shardan
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EliminaIllusorio no, anzi più che plausibile... Quanto a Draghi, non credo che in quell'occasione abbia voluto minacciare. Rispondeva a una domanda tecnica: opinione mia - vedi il post del 2.2 scorso - confermata da lui stesso pochi giorni fa: "La mia risposta era una risposta a una domanda tecnica basata su assunzioni non previste dal trattato". Non che Draghi sia necessariamente sempre sincero (anzi...) ma in questo caso penso di sì.
Eliminadimenticavo: ho sentito che Milano è la candidata principale (e preferita ) per trasferirci la City di Londra . E se si esce dall'Euro...e se salta la UE...cosa succede eventualmente (mettendo per ipotesi che si trasferisca...come molti pare che dicano..cioè pare che Milano sia di gran lunga preferita a Francoforte e a Parigi..)
RispondiEliminaShardan
qui sull'argomento (video di pochi minuti )
Eliminahttps://www.youtube.com/watch?v=Cske1ZtFynY
mi correggo: si trasferisce una parte dell'attività della City di Londra
Shardan
qualcuno mi dice che comprese le famiglie si trasferirebbero circa 20mila persone..e che cambierebbe Milano (diventerebbe molto più cara e costringerebbe certi ceti popolari a trasferirsi fuori Milano salvo non costruiscano nuove strutture popolari ...cosi mi dicono ). Ma è un vantaggio o un finto vantaggio ? Darebbe più prestigio (e potere) all'Italia ? oppure sarebbe un qualcosa nel nostro territorio ma totalmente in mano ad realtà estere (inglesi o altro ) ??
Eliminanon riesco a focalizzare bene la faccenda ....
Shardan
Come sempre in questi casi ci sono pro e contro, ma prevarrebbero i vantaggi: persone ad alto reddito e capacità di spesa, forte spinta all'indotto. Certo, Milano diventerebbe più cara, si "gentifricherebbe",i segmenti sociali con redditi e patrimoni medio-bassi sarebbero spinti a trasferirsi nell'hinterland. Rafforzando un processo già in corso da quarant'anni, a dire il vero.
EliminaSe poi l'Italia uscisse dalla UE sarebbe una bella beffa... ma se l'Italia esce dalla UE (e non solo dall'euro) vuol dire che prima o insieme sono usciti chissà quanti altri. Non c'è più la UE, a quel punto.
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RispondiEliminaScusi se domando a mesi di distanza: in sintesi significa che un saldo target2 passivo NON è una vera passività perchè si tratta di flussi interbancari GIA AVVENUTI? Cioè un semplice pagamento che è già avvenuto per es. da banca italiana a banca tedesca b? Se è così è davvero banale :)
RispondiEliminaE' un pagamento già avvenuto, certo. Però per effetto del pagamento la banca d'Italia (che centralizza i saldi delle banche italiane) trasferisce euro alla Bundesbank (che centralizza quelli delle banche tedesche). La BCE fa da stanza di compensazione: quindi Bankitalia registra un passivo verso BCE e Bundesbank un attivo sempre verso la BCE, per pari importo.
EliminaPrenda il caso di un italiano che vuole semplicemente aprire un conto presso una banca tedesca e trasferire 10.000 euro lì. Bankitalia aumenta il passivo Target2 verso la BCE di 10.000 euro e Bundesbank aumenta l'attivo dei medesimi 10.000 euro. Ma i cittadini italiani nel loro complesso non hanno aumentato il loro debito netto, né i tedeschi hanno aumentato il loro credito netto. Bankitalia ha 10.000 euro di passivo in più verso BCE ma un italiano ha 10.000 di depositi presso una banca tedesca. E Bundesbank ha 10.000 euro in più di attivo verso BCE ma la banca tedesca ha 10.000 euro di debiti in più (il deposito è un debito) verso un italiano.
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