domenica 18 marzo 2018

L'Eurosistema così non funziona


Credo che qualsiasi commentatore di fatti economici dotato di un minimo livello di competenza ed equilibrio si renda conto che l’attuale Eurosistema è, e rimane, costantemente a rischio di rottura.

E non va mai dimenticato che il rischio di rottura deflagrante preoccupa sicuramente l’establishment finanziario internazionale, ma altrettanto la grande industria esportatrice nordeuropea e in particolare tedesca.

L’equivoco di fondo sulla Moneta Fiscale è che troppi la vedono come una strada che conduce alla deflagrazione violenta e incontrollata, quando invece è esattamente il modo per evitarla.

Occorre un governo italiano che dica (e metta in atto) semplicemente quanto segue.

PRIMO, introduciamo la Moneta Fiscale perché è perfettamente compatibile con i trattati, e in generale con l’architettura dell’Eurosistema.

SECONDO, il debito da rimborsare in euro – il debito vero, in altri termini – non aumenterà più, neanche di un centesimo. Il Fiscal Compact risulterà quindi perfettamente rispettato.

TERZO, la Moneta Fiscale consentirà all’Italia di uscire dalla depressione economica e di ripristinare il pieno impiego (senza penalizzare i saldi commerciali esteri).

QUARTO, per ottenere un assetto stabile, sostenibile ed efficiente, non serve altro se non la conferma (più esattamente, la prosecuzione, o altrimenti detto la mancata revoca) da parte della BCE, del whatever it takes. E non si capisce perché il whatever it takes dovrebbe venir meno, visto che non si chiede di garantire neanche un centesimo di debito in più.

La revisione dei trattati è un totale vicolo cieco. Il break-up è tecnicamente molto più complesso e difficile, e non esiste il consenso politico necessario per metterlo in atto.

La Moneta Fiscale è la via più appropriata per ricreare, in Europa, condizioni di benessere diffuso, indispensabili anche per promuovere qualsiasi forma di cooperazione armoniosa ed efficace.


30 commenti:

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  2. Le chiedo per cortesia se mi può indicare il blocco di post fatti nel periodo ove Draghi parlava del target 2 e di un eventuale restituzione immediata ..Lei aveva fatto tuta una serie di considerazioni in merito...ma adesso non so se li trovo cercandoli nel suo Blog...ho necessità di consultarli (causa discussione in un altro forum..ove devo far alcune considerazioni ..e voglio documentarmi ).

    Susi del disturbo. La Ringrazio

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    1. 2, 9 e 14 febbraio 2017: quello del 14 febbraio 2017 in effetti dà il link all'articolo che ho pubblicato su Micromega, riprendendo e affinando i primi due post.

      E più sinteticamente, quello recente del 2 marzo 2018.

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    2. la ringrazio ..Lei è sempre molto gentile e disponibile oltreché chiaro e conprensibile nell'esporre temi non di comune comprensione eccetto per chi ha studiato economia...cosa che dovrebbero far tutti gli economisti..cioè essere "sempre" chiari quando si parla di economia al pubblico profano (e non a specialisti ) e nel contempo di pari passo alla chiarezza e semplicità espositiva anche il rigore scientifico/economico. Per ora mi sa che l'unico che lo fa è Lei...o meglio lo fanno anche altri ma Lei è quello che ci riesce meglio.
      Vado al leggermi gli articoli ..che devo controbattere in un forum con uno preparato.. ed io mi ricordo che Lei aveva dato esaurienti spiegazioni ma non ricordo esattamente il contenuto e la dinamica come son formulati. Vado a leggermi i post . La ringrazio ancora.
      Saluti

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  3. Premetto che no ho votato M5S, ma Potere al Popolo.
    Del programma 5S ho trovato interessante la " Creazione di una Banca Pubblica per gli investimenti" ma non mi era chiaro con quali soldi. La proposta di moneta fiscale, anche questa interessante e condivisa dalla base del movimento, è poi sparita dal programma.
    Io avrei un'altra idea di moneta virtuale :MONETIZZARE VIRTUALMENTE IL PATRIMONIO IMMOBILIARE
    Agenzia delle Entrate una grande banca pubblica con l’immediata disponibilità
    di otre 7.500 miliardi di Euro.

    Il patrimonio immobiliare italiano, fabbricati e terreni, ammonta a oltre 7.500 miliardi di euro così distinti:
    6.500 mld fabbricati (proprietà di 20 milioni di famiglie , 80% delle famiglie italiane);
    1.000 mld terreni ( 17 milioni di ettari, proprietà di 1,6 milioni di aziende agricole).
    ( Dati dell’Agenzia delle Entrate e ISTAT Agricoltura).
    Su questo patrimonio, produttore di rendita catastale e quindi di reddito, il cittadino è obbligato a versare annualmente svariate tasse.
    Lo Stato potrebbe monetizzare tale patrimonio accreditandolo ai legittimi proprietari che lo utilizzerebbero con una speciale carta di credito come il Codice Fiscale.
    L’Agenzia delle Entrate diventerebbe una grande banca pubblica con immediata disponibilità del patrimonio immobiliare monetizzato e le prerogative di una qualsiasi banca; lo Stato estinguerebbe il debito pubblico e farebbe fronte alla Spesa Sociale, alla Sanità, all’Istruzione e alle Opere Pubbliche necessarie.
    Il titolare del conto potrà spenderlo fino al suo esaurimento.

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    1. Mi sfugge in che senso, e in quale modo, il patrimonio immobiliare dei privati verrebbe monetizzato e (a loro) accreditato. Se possiedo una casa che cosa mi verrebbe accreditato ?

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    2. Ti verrebbe accreditato il valore catastale dell'immobile; l'Agenzia delle Entrate, pensata come Banca Pubblica, già conosce il valore catastale degli immobili di ciascun proprietario e, quindi, potrà scalare dal valore catastale accreditato tutte le spese effettuate; così come fanno tutte le banche con le carte di credito dei clienti che hanno i loro depositi in banca.

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    3. Si’ ma non ha senso emettere un qualche tipo di moneta nazionale e accreditarla in funzione di proprietà che si possiedono. Perché dovrebbero riceverla i proprietari immobiliari e non gli altri ?

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    4. Perchè gli altri, che sono la minima parte, il 20 % delle famiglie, non possiedono alcun immobile e quindi non gli si può accreditare niente. Le spese effettuate vanno accreditate a quei soggetti che hanno fornito i corrispondenti beni e servizi. Lo Stato non avrebbe più necessità di rincorrere i proprietari di immobili per il pagamento di Imu, tari, tasi e quant'altro dovuto sugli immobili, poichè l'ha già in cassa: preleva quando vuole. Lo Stato non deve emettere nessuna moneta, l'Euro continuerà a svolgere la sua funzione; il valore catastale è già calcolato in euro; emergerebbe il sommerso; oggi si tende a sminuire il valore dell'immobile per pagare meno tasse; si avrebbe tutto l'interesse a dichiararne il giusto valore; e chi non ha ancora denunciato di possedere un immobile si affretterebbe a farlo.

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    5. Capisco male o lei sta proponendo un PRELIEVO di euro (pagati dai proprietari di immobili) compensato da un’erogazione di una forma di moneta fiscale ? Ho un immobile che vale 300.000 euro, pago 30.000 euro e ricevo 30.000 euro di moneta fiscale in cambio ? È così ? Qualcosa del genere ?

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    6. perchè gli altri non essendo proprietari di alcun immobile non gli si può accreditare alcun valore. Lo Stato non deve emettere alcuna moneta. Il valore degli immobili è già calcolato in euro. L e spese effettuate con la carta di credito emessa dall'Agenzia delle Entrate verranno accreditate ai soggetti fornitori di beni e servizi. Lo Stato non avrebbe necessità di rincorrere i contribuenti proprietari per il pagamento di Imu, Tari, tasi e quant'altro sugli immobili, perchè ha già in cassa tutto. Emergerebbe il sommerso; oggi si ha interesse a sminuire il valore di un immobile per pagare meno tasse; chi non ha denunciato il proprio immobile ne avrebbe tutto l'interesse,

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    7. Ho un immobile di 300.000 euro e tale ho accreditato; pago 30.000 euro di moneta virtuale con la mia carta di credito , non ricevo alcuna moneta fiscale; il mio conto è diventato 270.000 euro. Quando ho esaurito i 270.000 euro non ho più l'immobile. Se ho necessità di restare nella casa dove abito,pago l'affitto alla Banca, pardon, all'Agenzia delle Entrate. I fornitori dei beni e servizi per quei 30.000 euro si vedranno accreditati della stessa somma presso la stessa Banca Agenzia delle entrate

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  4. Non avevo visto il commento precedente.
    Ho un immobile di 300.000 euro e tale ho accreditato; pago 30.000 euro di moneta virtuale con la mia carta di credito , non ricevo alcuna moneta fiscale; il mio conto è diventato 270.000 euro. Quando ho esaurito i 270.000 euro non ho più l'immobile. Se ho necessità di restare nella casa dove abito,pago l'affitto alla Banca, pardon, all'Agenzia delle Entrate.

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    1. Mi sembra un meccanismo per espropriare le case...

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    2. Non vedo alcun esproprio, se decido di sperperare tutto il mio patrimonio peggio per me.

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    3. Se uno ha soltanto un immobile di 100.000 euro, ma non ha più lavoro e non può comprarsi il pane, che fa muore di fame? Comincia a spendere i suoi 100.000 euro, quando li avrà finiti, riceverà il reddito di cittadinanza; ci penserà la Banca Agenzia delle Entrate, leggi lo Stato.

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    4. Provo a riassumere: ho un immobile che vale 300.000 euro. L’Agenzia delle Entrate ne be accredita altrettanti e li posso spendere. Entro una determinata scadenza, devo restituirli oppure perdo la casa. In pratica è un finanziamento garantito dalla casa medesima.

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    5. Egr. Marco Cattaneo ,
      spero ricevere altre osservazioni in merito.
      Grazie per l'attenzione
      arcangelo.placenti@istruzione.it

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    6. OK - se nel frattempo ha occasione di preparare una nota più dettagliata, me la mandi.

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    7. Ringrazio per la cortese attenzione e preparerò una nota più dettagliata da farle recapitare.
      cordiali saluti
      arcangelo placenti

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  5. Mi inserisco ma senza pretendere alcuna risposta di seguito. Questo stratagemma promuove una tassazione selvaggia, e va contro ogni principio ideologico che combatte il neoliberismo. Una soluzione al problema del debito non puo' essere trovata inasprendo, controllando, monetizzando i beni immoobiliari per poterli tartassare meglio. La casa rappresenta un bene rifugio, l'ultimo che rimane in mano agli italiani. . Grazie e scusate, tolgo il disturbo

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    1. Non so se la proposta fosse finalizzata a quello, ma di certo inasprire la tassazione vuol dire proseguire con politiche che si sono abbondantemente dimostrate fallimentari...

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    2. Non è finalizzata ad alcuna tassazione selvaggia.Il controllo sui beni immobiliari da parte di Agenzia delle Entrate non è mai stato così capillare, sa già tutto di tutti.
      Se io ho 300.000 euro in contanti e li deposito in banca, è la banca che me li deve restituire quando io li rivoglio indietro.
      Se Agenzia delle Entrate, intesa come banca, in questo caso banca pubblica, mi riconosce la proprietà di 300.000 euro, chi mi vieta di depositare questa somma virtuale in banca e farne l'uso che voglio,non devo restituire niente.
      Non vedo alcun inasprimento della tassazione; anzi pagheremmo meno perchè pagheremmo tutti.

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    3. Nessun disturbo Fabrizio,
      e mi fa piacere il confronto.
      Credo anche io la casa sia un bene rifugio e primario, ma depositarne il valore in una banca pubblica non mi obbliga di dilapidarne il valore stesso; piuttosto la banca deve riconoscermi un interesse per il deposito.
      Agenzia delle Entrate, sempre intesa come banca pubblica, avrà tutte le prerogative delle altre banche, farà prestiti agevolati, investimenti e quant'altro.

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  6. Provo a dire la mia.
    Carissimo Arcangelo, sempre se ho ben capito, ciò che proponi c'è già.
    Depositare il corrispondente valore di una casa in una banca (sia essa pubblica o privata) equivale allo sconto cambiario. Quando si sconta una cambiale in banca, la banca vuole sempre un "sottostante", in questo caso sarebbe costituito da una casa. In sintesi sarebbe chiedere dei soldi ad una banca con la garanzia della propria abitazione. Se non riusciro o non vorrò restituire il denaro la banca entrerà in possesso del bene. Mi sbaglierò ma mi sembra che si faccia già.

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    1. Luciano, grazie per l'intervento,
      ti riferisci al prestito personale bancario ipotecario sull'immobile.
      Io non intendo chiedere alcun prestito alla banca, visti i tassi richiesti per avere liquidità e poi le banche non vogliono immobili perchè non sanno a chi rivenderli, infatti concedono leasing immobiliari non molto facilmente.
      L'idea, invece, è quella di rendere spendibile il valore monetario dell'immobile. Naturalmente è chiaro che se io deposito il valore dell'immobile in banca, anche se pubblica, e ne spendo tutto il valore, non sarò più in possesso dell'immobile; appunto perchè non sto chiedendo un prestito, ma sto chiedendo di spendere il valore dell'immobile.
      Se io possiedo un immobile che vale 100.000 euro in Sicilia e voglio acquistarne uno di pari valore in Toscana, non devo fare altro che pagarlo
      tramite Agenzia delle Entrate.Avrò sempre un credito di 100.000 euro ma con un immobile in Toscana; l'Agenzia lo deve solo certificare. Il mio credito non è cambiato. Se io non voglio spendere i soldi corrispondenti al valore del mio immobile, semplicemente non li spendo.
      I proprietari di immobili sarebbero, insieme a Banca Agenzia dell'Entrate, soci, correntisti, investitori.


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    2. Quando dici "sto chiedendo di spendere il valore dell'immobile", pensi ad una creazione di moneta ex novo che equivale al valore dell'immobile. Quindi non come garanzia, ma come un riferimento. E questo denaro sarebbe di proprietà dei proprietari degli immobili. Quindi segui la teoria che la moneta debba rappresentare un bene esistente. Se questa è la tesi ti ricordo che non solo i beni immobili hanno valore ma anche tutti gli infiniti beni "mobili", ad esempio i beni intellettuali. Alla base di questi ragionamenti dovremmo prendere in considerazione l'aspetto più importante e mi riferisco alla "natura della moneta". Come oramai è abbastanza dimostrato (vedi tra l'altro il Bollettino trimestrale n.1 del 2014 della Banca d'Inghilterra) il 97% di tutta la moneta in circolazioine nel mondo, viene creata dalle banche, nel momento della creazione del prestito, dal "nulla" o "ex nihilo", come dicono quelli che hanno studiato. Questo cambia tutto il paradigma.

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    3. Io non seguo la teoria che la moneta sia un bene esistente; la moneta serve a misurare il valore del bene; il bene, l'immobile ed il suo valore sono garantiti dalla banca. Non c'è nessuna creazione di moneta ex-novo, ma trasferimento da un conto ad un altro di parte del valore disponibile accreditato. In quanto ai beni intellettuali chi e come li misura?

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    4. Proprio perchè "serve a misurare il valore del bene", la moneta è un "bene". Come il "kilo" ha la qualità del peso perchè misura il peso, così il metro ha la qualità della lunghezza perchè misura la lunghezza, cosi la moneta ha la qualità del valore perchè misura il valore cioè il denaro non è solamente la misura del valore, ma è anche, necessariamente, "il valore della misura". Ogni unità di misura ha la qualità dell'oggetto da misurare. Ecc. ecc. ecc. Il discorso è un pò lungo e quindi in questa sede non vado oltre. Come si suol dire oggi questo non è teoria ma è "fattuale".

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    5. Io credo che ci stiamo allontanando troppo da quella che era la mia idea sul tema "basta con l'Eurocrisi" e non era mia intenzione disquisire di moneta creata dalle banche dal nulla. Me ne scuso con gli interlocutori.
      Ritengo possibile la creazione di una grande banca pubblica, ma occorrono i soldi per fondarne una ; il patrimonio immobiliare è un'ottima risorsa ed il suo valore è già noto; la banca dovrà solo gestirlo.

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