Warren Buffett è
il più grande investitore forse da quando esiste il capitalismo, e sicuramente
degli ultimi cento anni. Ha accumulato, gestendo fondi e investendo, un patrimonio personale
vicino a 100 miliardi di dollari. E non solo: controlla una società
quotata (la Berkshire Hathaway) che ne capitalizza, in borsa, oltre 500.
Questo però non
fa di lui un esperto di macroeconomia. Ne sono la prova alcune dichiarazioni rilasciate
in una recente intervista. Come afferma questo articolo:
“Buffett ha
evidenziato che la disoccupazione è ai livelli minimi da una generazione in
qua, tuttavia l’inflazione e i tassi d’interesse non stanno salendo. Mentre
nello stesso tempo il governo USA continua a spendere più soldi di quanti ne
incassa. “Per quanto a mia conoscenza, nessun libro di testo di economia
scritto nel primo paio di migliaia di anni ha discusso nemmeno la possibilità
che questo tipo di situazione potesse perdurare, con tutte le variabili grosso
modo invariate””.
Beh, non
pretendo che Buffett legga il mio blog. Però a me non è risultato difficile spiegare:
perché la
condizione normale delle economie
nazionali è il deficit pubblico, quindi il governo che “spende più soldi di
quanti ne incassa”
perché
l’inflazione riparte solo quando la domanda supera la capacità produttiva del
sistema economico – e anche con una disoccupazione sotto il 4%, ma con un tasso
di partecipazione alla forza lavoro inferiore ai livelli pre-2008, gli USA non
hanno ancora raggiunto quel livello
perché un
deficit pubblico finanziato o garantito dalla potestà di emissione statale non richiede di offrire alti tassi d'interesse ai sottoscrittori.
E ovviamente io
non sono stato l’unico a capire e a spiegare questi fenomeni, né sono il più
noto tra quanti li hanno illustrati. Sono concetti che si comprendono molto
bene leggendo gli autori MMT.
Buffett però non
ha letto nemmeno quelli, come risulta chiaro da alcune altre sue dichiarazioni,
formulate meno di due mesi fa. Ha criticato la MMT basandosi, evidentemente, su
resoconti fuorvianti e di seconda mano.
E questo è un
po’ più grave: non tanto non averla capita, ma criticarla senza averla compresa,
anzi senza – evidentemente - essersi documentato.
Investire con
successo e capire la macroeconomia evidentemente sono due cose diverse. Non ho
dubbi comunque sull’onestà intellettuale di Buffett, e ritengo probabile che l’evidenza
dei fatti lo condurrà a rivedere le sue opinioni…
Ray Dalio invece la macro la capisce bene e se non erro è anche d'accordo con la mmt
RispondiEliminaNon ha proprio detto di essere d'accordo ma ha affermato che "qualcosa del genere" prenderà piede, e probabilmente in tempi non lunghi...
EliminaBuongiorno Marco, Buffett non è uno stupido. Ha sempre criticato le sciocchezze sostenute dai dipartimenti di finanza, spesso usando argomentazioni semplici ma intelligenti. Per quanto riguarda la MMT, anche a me sembra contenga idee un poco strane. Ad esempio (se non sbaglio) loro sostengono che una bilancia commerciale in perenne deficit non è un problema, avendo a modello gli USA (peccato che gli USA hanno il petrodollaro!!). Si può essere contro le scemenze di Harvard e della Bocconi, ma al contempo essere critici della MMT :)
RispondiEliminaPer carità, Buffett è l'ultima persona al mondo che definirei uno stupido, e la posizione di alcuni autori MMT sui deficit commerciali non la condivido neanch'io. Ma Buffett dice un'altra cosa: che i deficit di bilancio pubblico proposti dalla MMT rischierebbero di produrre inflazione incontrollata. E questo dimostra che la MMT non l'ha studiata.
Elimina