Gli elementi
chiave per comprendere la logica del progetto Certificati di Compensazione Fiscale e per presentarlo correttamente sono i seguenti.
UNO, non abbiamo
nessuna intenzione di rompere l’euro, non perché abbiamo cambiato idea in
merito alle disfunzionalità del sistema, ma perché, studiandone attentamente l’assetto,
i trattati, i regolamenti eccetera, abbiamo trovato il modo per risolverle.
DUE, rompere l’euro
sarebbe del resto alquanto complesso e controverso. E’ una via molto difficile
da percorrere, e il progetto CCF peraltro la rende non necessaria.
TRE, il progetto
CCF rilancia domanda e potere d’acquisto, SENZA incrementare il Maastricht Debt, quello che deve essere rimborsato in euro ed è quindi fonte di potenziali
turbolenze sui mercati finanziari, rischi d’insolvenza, rischi di
ridenominazione eccetera.
QUATTRO, appunto
perché il Maastricht Debt non si incrementa – anzi scende gradualmente in
rapporto a un PIL in ripresa – la tutela per i creditori e per i mercati
finanziari AUMENTA. Il progetto CCF riduce le tensioni sui mercati, non viceversa.
CINQUE, i CCF
rilanciano la domanda in modo enormemente più efficace di quanto possano fare
manovre di politica monetaria quali il Quantitative Easing, e permettono anche
di uscire dall’attuale contesto di tassi d’interesse bassissimi o addirittura negativi, che penalizza pesantemente i risparmiatori.
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