Il governo
giallorosso, molto più del governo gialloverde, è prodigo di dichiarazioni a
favore della lotta all’evasione fiscale. Addirittura sembra essere diventata un
pilastro della politica economica, nonché un elemento chiave della prossima
legge di bilancio.
Il mio giudizio
in merito è molto semplice, e cerco di spiegarlo con la massima chiarezza perché
i fraintendimenti in questa materia sono molto, ma molto frequenti.
Se la lotta all’evasione
nasce da principi di correttezza, equità e rispetto della legge, è giusta e
doverosa.
Se l’obbiettivo
della lotta all’evasione è “risanare le finanze pubbliche” nonché “reperire
risorse da destinare all’espansione economica” siamo completamente, ma proprio
COMPLETAMENTE fuori strada.
A parità di ogni
altra condizione, un’efficace lotta all’evasione significa aumentare il carico
fiscale effettivo e quindi togliere potere d’acquisto dal sistema economico.
Due cose che sono le ultime, ma proprio le ULTIME, di cui l’Italia ha bisogno.
L’economia
italiana ha bisogno di una forte spinta espansiva sulla domanda interna e sulla
competitività delle aziende, e la strada per conseguirla è il progetto CCF.
Va benissimo,
per i motivi detti sopra (correttezza, equità, legalità) abbinare al progetto
CCF misure di contrasto all’evasione. A condizione che – ed è una condizione
IMPRESCINDIBILE – l’effetto netto di tutto quanto si attua sia: più domanda
interna, e minore tassazione dei fattori produttivi. Ad esempio: immissione di
CCF, e insieme meno evasione fiscale con i relativi proventi RIALLOCATI a favore
di domanda e competitività.
Se invece pensiamo
di utilizzare i proventi di queste misure per ridurre deficit e debito,
otterremo un ulteriore rallentamento della “velocità di crociera” della nostra
economia.
E se mettiamo in
atto una pura riallocazione (senza il beneficio espansivo dei CCF), l’effetto
netto sulla crescita del PIL sarà comunque intorno allo zero. Il che NON toglie
l’economia italiana dalla depressione, NON riduce il Maastricht Debt, NON fa
niente di positivo per disoccupazione e sottoccupazione e NON risolve il
problema della dipendenza dai mercati finanziari.
Bene. Se
arrivati a questo punto vi siete fatti l’opinione che “Cattaneo è a favore dell’evasione
fiscale”, vi prego: tornate all’inizio del post e rileggetelo da capo.
Eligio68: Ma se il recupero dell’evasione rialloca verso l’economia reale risorse altrimenti destinate al risparmio o all’estero, ha lo stesso identico effetto di una espansione monetaria.
RispondiEliminaNon lo stesso. Solo parziale. Vedi il post del 14.10.2016.
EliminaEligio68: Ma il recupero dell’evasione non è una ricomposizione di spesa, é la possibilità di immettere nel sistema risorse aggiuntive, oggi congelate nei depositi di risparmio di qualche furbacchione.
EliminaEh no, è ricomposizione della spesa pubblica netta. Togli a qualcuno per dare a qualcuno altro. Magari è giusto, magari è etico. Ma non sono soldi in più nel sistema economico.
EliminaNon solo non serve a nulla dal punto di vista macroeconomico ma questi pazzi stanno discutendo sull'eliminazione del forfettario, che è l'unica cosa decente di tutto il fisco italiano. Roba che se lo fanno prenoto immediatamente i biglietti di sola andata per qualche paese dell'est.
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