venerdì 20 settembre 2024

Come si sta fuori dalla UE

 

E’ interessante questo video del mio antico quasi-collega Alberto Forchielli, che conversa, come fa ogni tanto, con Fabio Scacciasestesso Villani.

Interessante non perché dica cose particolarmente originali, ma perché non mi sarei molto aspettato di sentirle dire a Forchielli, di cui è nota la vicinanza con Romano Prodi. 

E da una persona vicina a Prodi stupisce quanto esplicitamente confuti uno dei luoghi comuni più logori e stantii che gli europeisti hanno costantemente sulle labbra: che per quanti difetti di funzionamento possa avere la UE, non c’è speranza, non c’è possibilità, non c’è strada plausibile per migliorare la situazione economica e sociale dell’Italia, per “affrontare e superare le sfide del nostro tempo” se non fondendosi nella Grande Unione Europea.

L’argomentazione, semplice ma chiara e diretta, a contrario è che tantissimi paesi fanno bene al di fuori della UE, e comunque non pensano minimamente a integrarsi in chissà quale superstruttura politica.

Tra gli esempi citati, il Cile, la Svizzera, la Corea del Sud. Ma ovviamente se ne possono fare molti altri.

Perché la situazione è del tutto evidente: al mondo ci sono oltre 200 nazioni. La stragrande maggioranza, cioè quelli non appartenenti alla UE perché non ci sono voluti entrare o perché non sono neanche paesi europei, non stanno affatto definendo la creazione di un’Unione Americana o di un’Unione Asiatica o di un’Unione Africana (o meglio a quanto ne so un’Unione Africana esiste ma non ha minimamente funzioni o ambizioni simili a quelli della UE).

Tutto molto semplice. Fuori dalla UE, non c’è nessuna tendenza a creare nulla di simile in altre parti del mondo.

La UE è un progetto unico. E non funziona.

6 commenti:

  1. David Casanova: Oppure funziona benissimo...

    RispondiElimina
  2. Antonello Climan: Tuttavia nella Storia è esistito un apparato che ha delle analogie con la UE, ed è quanto più si avvicina alla UE rispetto a qualsiasi altro tipo di organizzazione societaria. Si chiamava Unione Sovietica.

    RispondiElimina
  3. Luca Pieroni: Tutti gli altri si sono fermati al livello delle intese commerciali o poco più. Chissà perché ... Se UE si fermava a Schengen e poche cose utili ci stava, ma hanno voluto arrivare al diametro dei Piselli e al lardo di colonnata, e ci si poteva scherzare, poi han cominciato a far danni veri e, a essere buoni sono 15 anni...

    RispondiElimina
  4. Reminder Evergreen!

    "L’euro è una follia: lo diceva anche Draghi, lo dicono tutti", Alessandro Montanari per Interesse Nazionale Blog, Libreidee, 22 novembre 2017

    La notizia è di quelle clamorose: anche Mario Draghi giudicava l’euro una sciocchezza economica. Erano gli anni Settanta ed il futuro presidente della Bce, allora studente di economia alla Sapienza di Roma, seguiva appassionatamente la dottrina di Federico Caffé. «Chi frequentava le sue lezioni – ricorda Draghi in un’entusiastica biografia di Stefania Tamburello – lo vedeva come un modello a cui ispirarsi». Come detto, però, la rivelazione non sta tanto nella curiosa infatuazione giovanile per le teorie keynesiane, quanto piuttosto nella tesi di laurea che guadagnò al promettente economista la lode accademica e l’incarico, ambitissimo, di assistente personale del professor Caffè. S’intitolava “Integrazione economica e variazione dei tassi di cambio” e, come ammette lo stesso Draghi nel libro della Tamburello (“Il Governatore”, Rizzoli, 2011, pag. 23), sosteneva che «la moneta unica era una follia, una cosa assolutamente da non fare». Ora io non so che cosa direbbe il Draghi del “whatever it takes” del Draghi euroscettico. Immagino però che l’intellighenzia di Bruxelles lo taccerebbe di populismo, abusando di una categorizzazione liquidatoria che non riesce più a contenere, né per il numero né per il profilo, la ragguardevole polifonia di quegli economisti che hanno rilevato l’anomalia strutturale dell’euro.

    Proseguimento:

    https://www.libreidee.org/2017/11/leuro-e-una-follia-lo-diceva-anche-draghi-lo-dicono-tutti/

    PS a titolo di cronaca, nella sezione commenti, i post con il nickname "Socrate" li avevo scritti io personalmente.

    RispondiElimina
  5. Domanda:

    non capisco perché è stato cancellato un mio post, perché avevo dato subito dello sburone e del pelatone a Forchielli?

    Che è arrogante come atteggiamento non ci sono dubbi, che sia pure calvo non ci sono dubbi, e allora perché è stato cancellato il mio post?

    Perchè in quel modo iniziale il mio post non rientrava nel canone di "Politically Correct"? O che altro?

    Non me l'aspettavo questa censura per così poco , peccato!

    Significa che prenderò subito le debite misure perchè non meritavo affatto un trattamento censorio del genere visto che in passato ho scritto diversi post non banali e pure questo censurato non era affatto banale!

    Buon proseguimento per tutto il resto.

    TheTruthSeeker

    RispondiElimina