Non ho mai assistito dall’inizio alla fine a una puntata di “Che tempo che fa”, e a essere sinceri la qualità dell’informazione fornita dal programma di Fabio Fazio mi lascia piuttosto perplesso. In particolare da quando ha pensato bene di spiegare l’economia al colto & all’inclita utilizzando, per parecchie emissioni, Carlo Cottarelli in qualità di espositore.
Segnalo comunque l’opportunità di riflettere su un’argomentazione “pro-Fazio”: quella secondo la quale la sua trasmissione generava redditività e quindi è stato, sul piano strettamente aziendale, un errore (da parte della RAI) privarsene.
La riflessione è necessaria perché sarà anche vero, come ho letto, che la trasmissione costava 10 milioni all’anno e produceva ricavi pubblicitari per 14.
Sarà anche vero, ma questi ricavi derivano da un’audience molto elevata: dovuta certamente all’apprezzamento di molti per la trasmissione, ma anche al fatto che andava in onda in un giorno e in un orario (domenica in prima serata) di punta per quanto riguarda gli ascolti.
I 14 milioni insomma non li faceva solo la produzione di Fazio, ma la combinazione trasmissione + fascia oraria / giorno della settimana.
E la prima serata di domenica è un “alimentatore di audience” che non arriva da Fazio, ma c’è a prescindere da lui, e resterà a disposizione della RAI.
Altrimenti detto, è senz’altro possibile che un altro programma veda calare di parecchio audience e pubblicità, ma costi anche molto meno. Per esempio, che produca 10 milioni di ricavi a fronte di 4 di costi (quattro milioni che sono comunque un bel po’ di soldi per realizzare un programma).
Forse sì e forse
no. Ma questa analisi compete alla RAI, e solo sulla base di questa si può
stabilire se, su base strettamente di conto economico, rinunciare a Fazio sia
un cattivo affare o magari anche no.
Alfredo Di Somma: Fazio era uno spettacolo di varietà camuffato da trasmissione seria e non è un segreto. Se mi mettono uno spettacolo con Frassica e alcuni ospiti con un conduttore tipo Amadeus fa lo stesso risultato.
RispondiEliminaO forse meglio.
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