Ultimamente sento dire che la Moneta Fiscale è un’idea interessante, ma tutto sommato non così indispensabile nel contesto odierno.
E le argomentazioni a supporto di questa tesi sono varie.
La prima è che l’economia italiana non sta andando malaccio (anche se i dati di ieri sulla produzione industriale di aprile per la verità fanno tintinnare un campanello di allarme).
La seconda è che politiche espansive non sono attualmente necessarie, visto che il problema principale è l’inflazione (trascurando che la Moneta Fiscale può essere utilizzata anche in chiave di contrasto e mitigazione della dinamica dei prezzi).
La terza è che comunque i BTP si piazzano sul mercato senza particolari problemi.
Tutto questo oggi è, almeno in qualche misura, vero.
Ma trascura un elemento importante. MOLTO importante.
Il debito da rimborsare in una moneta che non si controlla è una potenziale arma di ricatto.
E questo ricatto in passato l’Italia l’ha PESANTEMENTE subito.
Oggi FORSE ci sentiamo e FORSE siamo effettivamente meno ricattati. Certo, meno che nel 2011.
Ma il rischio continua a esistere.
E per ridurlo e poi eliminarlo, UNA VOLTA PER TUTTE, abbiamo bisogno del nostro strumento monetario nazionale.
Abbiamo bisogno
della Moneta Fiscale.
Marco Sartore: Quello della moneta fiscale forse è un tema che richiede tempo e pazienza.
RispondiEliminaBatti oggi batti domani forse sia gli economisti più influenti sia più di qualche politico capirà che la moneta fiscale è uno strumento dalle potenzialità eccezionali.
Certo che se c’è malafede e non si vuole cambiare per difendere qualche insano istinto della finanza e delle banche allora sarà difficile.
Molta strada da fare, ma anche molta strada già fatta.
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