Preparatevi all’annuncio di una grossa “sorpresa” quando verranno comunicati i dati sull’inflazione di ottobre 2023. Perché a livello di stampa e di opinione pubblica, quasi tutti hanno in mente che l’inflazione viaggi intorno al 5%. In realtà è già scesa, e anche di parecchio.
Vi suona strano ? I dati vengono sempre comunicati facendo riferimento alla variazione mensile e alla variazione annuale. A settembre 2023, la variazione annuale rispetto al settembre 2022 è stata appunto del 5%: l’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) è salito da 113,5 a 119,2 (fatto pari a 100 il livello medio 2015).
Ma se prendiamo la variazione su un periodo solo di un mese più breve, da ottobre 2022 a settembre 2023, troviamo un incremento molto più basso – da 117,1 a 119,2. Quindi appena +1,8%.
La ragione è che nell’ottobre del 2022 si è scaricato sull’indice un grosso aumento del prezzo di gas ed elettricità. Il famoso caro bollette. Uno scalino che ha inciso per oltre il 3% sull’indice generale.
Questo scalino non è destinato a ripetersi. Se nel mese di ottobre 2023 registrassimo un incremento uguale a quello di settembre, +0,2%, la variazione annuale scenderebbe “magicamente” centrando il famoso obiettivo del 2%.
Magari poi avremo qualche decimale in più, ma non certo un 3% mensile (fenomeno del tutto anomalo).
Prepariamoci a titoli a molte colonne, e probabilmente
a qualche comunicato giubilante da parte del governo, su un “effetto sorpresa”
che di sorprendente non ha proprio nulla.
Giovanni Albin: Escludi un aumento dovuto alla guerra israelo-palestinese con possibile allargamento?
RispondiEliminaQualcosa sì, ma non certo a livello da tornare al 5% in un mese.
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