Quando sei giovane pensi di avere un tempo infinito davanti a te e quindi ti riesce naturale programmare e progettare.
Quando sei meno giovane non lo pensi più ed è quindi naturale bloccarsi di fronte alla prospettiva di anni di attività per perseguire un obiettivo.
Però è sbagliato.
Quanto tempo avrai davanti, non lo sai. Non lo sai a vent’anni, a quaranta, a sessanta, a ottanta.
Il tempo che hai davanti è indefinito. Può essere brevissimo per un ventenne e molto lungo per un ottantenne.
Sei hai idee e traguardi, se stai abbastanza bene di corpo e soprattutto di testa, non rinunciare a perseguirli – le idee e i traguardi - qualunque sia la data scritta sulla tua carta d’identità. Non pensare che il problema sia il tempo che hai a disposizione. E’ solo un alibi per non muoversi.
E poi progredire lungo una strada dà soddisfazione
quanto raggiungere l’obiettivo. Anzi, l’obiettivo raggiunto è una grande gioia
che però dura un istante. Poi ti senti vuoto se non ne hai subito uno nuovo
verso cui incamminarti.
Egidio Addis: Bravo...è vero...molto difficile però...!
RispondiEliminaSolo questione di volontà.
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