Pochi giorni fa, la Banca d'Italia ha pubblicato sul suo sito istituzionale un commento sul progetto Moneta Fiscale, a cui ci è sembrato doveroso replicare in modo esauriente.
E qui le repliche pubblicate su Micromega, che sono in effetti due, una predisposta da me insieme a Biagio Bossone, Massimo Costa e Stefano Sylos Labini; l'altra, da Enrico Grazzini e Guido Ortona.
In parte i temi delle due repliche si sovrappongono, ma nello stesso tempo si completano e si rafforzano.
Gli amici di Micromega sono forse stati un filo cattivelli nell'intitolare il (doppio) pezzo "Le bugie di Bankitalia". Fino a prova provata del contrario, io non sospetto nessuno di essere un bugiardo.
Non c'è dubbio però che l'autore del commento di Bankitalia abbia frainteso le caratteristiche del progetto (può capitare, ma un esame più approfondito l'avrebbe evitato; e in caso di dubbio bastava chiedere, siamo qui...) e abbia preso una grossa topica per quanto attiene ai principi contabili che definiscono la natura dei Certificati di Credito Fiscale.
Ben venga il confronto e il dialogo comunque: purché finalizzati a superare un gravissimo problema - le disfunzioni dell'eurosistema e i loro catastrofici impatti sull'economia italiana - che sventuratamente è, e rimane, irrisolto.
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