giovedì 28 dicembre 2017

Moneta Fiscale: la guerra dell’establishment agli spaventapasseri

Il progetto Moneta Fiscale è oggetto di un crescente fuoco di sbarramento (questo almeno è il tentativo…) da parte di vari esponenti dell’establishment.

Abbiamo una volta di più approfittato dell’ospitalità di Micromega per replicare alle obiezioni di Lorenzo Codogno e altri sul Sole24 Ore, richiamando inoltre altre confutazioni già da noi pubblicate (a Perotti – che ha scritto su Repubblica - a De Bortoli – che è uscito sul Corsera - nonché a Banca d’Italia).


Non amo le polemiche fini a se stesse, ma in questo caso mi sembra appropriato sottolineare che abbiamo debitamente richiesto a Repubblica, Corsera e Sole spazio di replica sulle medesime testate. Spazio che in tutti questi casi non è stato concesso: Corsera e Sole rispondendo “mandateci il pezzo” per poi sparire; Repubblica in modo (riconosciamolo…) molto più diretto: “assoluta mancanza di spazio” (su un sito online: erano finiti i bit, a quanto pare. Posizione coerente per chi sostiene che lo Stato non può spendere di più perché “sono finiti i soldi”…).

Pazienza. Altri media e altri siti online, come Micromega appunto, come Economia & Politica, coprono con efficacia lo spazio lasciato libero dai giornaloni paludati.

Trovo sempre importante usare parole e terminologia con la massima precisione che mi è possibile, quindi non accuso i giornaloni di aver attuato una censura. “Censura” è il controllo e la limitazione della libertà di espressione da parte di un’autorità politica. La nostra libertà di espressione ovviamente l’abbiamo utilizzata altrove, e nessuna autorità ce lo ha impedito.

No, Repubblica Corsera e Sole non hanno fatto censura. Però hanno adottato un atteggiamento che li qualifica in modo molto chiaro. Non si tratta di quotidiani di opinione. Un quotidiano di opinione mette a confronto temi e posizioni e dà al lettore modo di documentarsi e di valutare tesi e proposte.

Non si tratta di quotidiani di opinione ma di organi di propaganda. Tutto qui.


4 commenti:

  1. Esatto.
    Non adottano censure (escluso quando evitano come la peste di divulgare alcune opinioni "fastidiose"), ma diffondono propaganda filo-governativa utilizzando sistemi distorsivi della realtà, creando appositi frame, sottintesi, estrapolazioni create ad arte, messaggi subliminali ecc.
    E' una gigantesca e certosina opera di copia/incolla, di adattamento mediatico, utile a far percepire alla popolazione, meno abituata a distinguere simili giochini, quello che vogliono i loro padroni.
    P.s. oggi in uno dei tanti TG è stata riportata l'affermazione di Renzi riguardo i "soldi del Monopoli" che verrebbero utilizzati per attuare le riforme promesse dai partiti di opposizione.

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  2. Se può consolarla le vendite di questi giornaloni di regime stanno colando a picco già da uun bel po' ormai. E non c'è da meravigliarsene vista la loro linea editoriale.

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