lunedì 25 febbraio 2019

Le confusioni degli europeisti "illuminati"


Leggo con interesse gli editoriali di Wolfgang Munchau sul Financial Times, nonché il sito da lui curato, in quanto lo ritengo una persona di mentalità aperta. Favorevole all’integrazione politica europea, ma nello stesso tempo molto critico del modo in cui la si sta conducendo, proprio in quanto vede nelle disfunzioni della UE e in particolare dell’Eurozona le cause che stanno portando il progetto al fallimento.

Però di tanto in tanto lo vedo andare del tutto fuori strada. In questo recentissimo articolo, che argomenta come la reazione di sinistra alla democrazia liberale (o neoliberale, o sedicente liberale) potrebbe risultare più efficace di quella di destra (forse sì o forse no, ma questa è materia che riservo a futuri commenti) si legge quanto segue:

“I governi europei continentali non hanno (come evidentemente, secondo Munchau, avrebbero dovuto) aumentato le imposte sui redditi e sulle imprese per controbilanciare i tagli nella spesa pubblica”.

Cosa cosa cosa ??? “Controbilanciare con maggiori tasse i tagli alla spesa pubblica ???” quindi adottare politiche ancora più spinte di compressione della domanda ???

Possibile che qualcuno in buona fede sostenga ancora una fandonia del genere ? L’eurocrisi si è trasformata in una catastrofe perché si è preteso di imporre consolidamento fiscale, e quindi politiche procicliche, quando serviva (e serve) invece una forte immissione di potere d’acquisto nell’economia reale. Gli alti livelli di disoccupazione e sottoccupazione, la crescita della povertà, l’aumento delle diseguaglianze nascono da qui.

Altro che “controbilanciare” meno spesa con più tasse. Serviva, e serve, esattamente il contrario. Più spesa pubblica e meno tasse, fino al ripristino della piena occupazione.

Questa è la principale causa del fallimento del progetto europeo. Una governance economica che abbatte la crescita, aumenta le diseguaglianze, precarizza e marginalizza ampie fasce di popolazione.

Se cade Munchau in questi equivoci, c’è da disperare che gli europeisti nel loro complesso comprendano mai in che situazione è finito il continente. O che lo vogliano ammettere.

18 commenti:

  1. Forse meraviglia lei, ma a me sembra che viviamo in una gabbia di matti (a voler essere ottimisti... criminali ad esser più realisti). Munchau sarà anche stato obbiettivo a volte, ma sempre europeista è; soprattutto è troppo influenzato (come quasi tutti i mainstream) dai dogmi economici errati che ci infestano da decenni

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  2. Sbaglio o anche la Ocasio Cortez intende applicre una super patrimoniale a ricchi e multinazionali ? Sulle multi sarei anche d'accordo ma la nuova leader di sx non era a favore della mmt ? o lo dice x raccattare voti (che tanto al pubblico medio se parli di spesa pubblica ed emettere moneta non capisce un accidente come in Italia, perlomeno la gran parte)

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    1. Ma la MMT spiega che l'espansione fiscale va spinta fino al livello necessario alla piena occupazione. La distribuzione di tasse e spesa è un'altra faccenda. Se serve maggior deficit per 10, un sostenitore della MMT può benissimo essere a favore di un'espansione di spesa sociale per 20 a fronte di una patrimoniale su grandi corporation e superricchi per 10.

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  3. Fino a quando non si denuncerà con coraggio e determinazione che l'Euro non è un progetto politico, ma dirigista, voluto dalle grandi lobbyes economiche, per scopi ben diversi da quelli sbandierati dai nostri vecchi politicanti dell'epoca, ci avviteremo sempre su discussioni tecniche senza alcun senso...
    A.

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    1. Comunque anche smentire le assurdità tecniche degli economisti "fiancheggiatori" dell'establishment non guasta.

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  4. Ha visto il grafico dell'istituto ricerca economico tedesco che dice esplicitamente che Germania ha guadagnato grazie all'euro mentre Italia e Francia ci hanno perso tantissimo? La domanda è: come mai lo hanno pubblicato cosi esplicitamente ? A loro non conviene farcelo sapere no ? Ma in fondo sanno bene che il nostro governo NON ha alcuna intenzione di andarsene da questa gabbia (Salvini iersera da Porro lo ha ribadito per l'ennesima volta, dicendo che però cambierà l'Europa, ovviamente non dice come - non può farlo) quindi lo dircelo in faccia tranquillamente. Che ne pensa ?

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    1. Beh era il commento di un istituto di ricerca privato, non di un'organizzazione governativa. D'altra parte è la realtà, impossibile tenerla nascosta.

      Quanto alle dichiarazioni di Salvini, ricordiamoci un paio di cose: oggi le condizioni per uscire non ci sono, in primo luogo per i motivi di cui al post del 8.2.2019. A che cosa serve quindi andare in TV a dire che si vuole uscire ? solo ad agitare i mercati finanziari, senza alcun beneficio.

      In secondo (ma forse non meno importante…) luogo: la via giusta (a mio parere ovviamente, ma credo che ormai lo pensiamo in molti !) non è l'uscita intesa come breakup bensì - in una forma o nell'altra - la Moneta Fiscale.

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    2. Non sto dicendo che Salvini debba dire di voler uscire perché è cmq chiaro che non ne hanno mai avuto intenzione seria (soprattutto di prepararci all'exit). Quello che infastidisce è il fatto di voler far credere di poter cambiare le cose rimanendo dentro l'Ue... potrebbero iniziare introducendo MF, ma finora non l'hanno fatto. Vedremo

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    3. Anche per la MF, de minimis, serve un altro presidente della repubblica. Mattarella troverebbe una scusa per non firmare il decreto e si scatenerebbe un caos mediatico e sui mercato.

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    4. Non può rifiutare la seconda volta però... quanto tempo passerebbe fino alla seconda firma ? Un anno ? Non credo

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    5. No, molto meno. Ma intanto l'agitazione sui mercati sarebbe pesante. E' così che si è prodotta la salita dello spread a maggio quando è stato proposto Savona come ministro dell'economia.

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    6. Beh allora bisognerebbe fare due conti: danneggerebbe di più l'economia una bagarre di qualche mese (3-4?) o aspettare altri 3 anni di microfinanziarie a deficit quasi nulli con relativi aumenti imposte iva accise e chissà cos'altro? Inoltre: per introdurre la MF serve per forza un decreto che passi dal PdR? Non basterebbe un qualche regolamento ministeriale in sordina?

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    7. Forse basterebbe qualche regolamento "in sordina", ma per un intervento su dimensioni limitate. Il rischio bagarre si può affrontarlo ma bisogna essere sicuri poi di riuscire ad andare fino in fondo.

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    8. Eh con questi la vedo dura... anche a Maggio sbraitavano di accusare il PdR e poi tutti a cuccia (ovvio che non sarebbe servito a niente). Mah unica certezza ci tocca penare per altri 3 anni almeno

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  5. Mi scuso con Raffaele, ho cancellato inavvertitamente il suo ultimo commento. Può ripubblicarlo ?

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  6. Più o meno il mio commento era una riflessione sul fatto che ascoltando anche nel mio piccolo i commentatori nostrani, in Rai, Mediaset, Sole24ore, grandi giornali nazionali, da anni ho l'impressione di notare sempre una compattezza di fondo nella concezione dell'economia secondo la quale bisognerebbe fare politiche procicliche in fase di recessione e anticicliche in fase di crescita: il che vuol dire fare austerità sia prima che dopo, cioè sempre!
    Mi è venuto in mente questo leggendo il suo post per il fatto che lei cita un grande commentatore internazionale, e per questo la maggior parte di noi tenderebbe difficilmente a contraddirlo, eppure il semplice buon senso, e l'evidenza drammatica quotidiana degli effetti che questa concezione ha prodotto, ci suggerirebbe di nutrire forti forti dubbi sulla sua sensatezza. Anche a chi come me non ha nessuna specializzazione in economia.

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    1. Infatti di sensato, in ciò che dicono questi signori, non c'è proprio nulla. Spiace solo che cada in questi sfondoni Munchau, che ho sempre ritenuto un po' più competente e un po' più in buona fede di un De Bortoli o di un Fubini.

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