Abbiamo una
maggioranza parlamentare e un governo composti da due schieramenti politici,
che sono entrambi informati del progetto Moneta Fiscale / CCF, e sempre più ne comprendono le
valenze.
Ma abbiamo anche
un soggetto politico con forti poteri d’interdizione, che è il presidente della
Repubblica.
Qualcuno dice che
il ministro dell’economia è sua emanazione. Forse è vero, forse no. Ma comunque
l’apparato tecnico-burocratico fa in larga misura riferimento alle strutture di
comando preesistenti rispetto alle elezioni del 4 marzo 2018.
E il progetto
Moneta Fiscale / CCF ridà poteri agli stati nazionali, sottraendoli a soggetti
che danno attualmente per conseguito di essersene appropriati in modo irreversibile: alcune grandi istituzioni finanziarie, nonché la UE e la BCE.
Il progetto
minerebbe, si dice, l’integrazione politica che l’euro dovrebbe promuovere. Integrazione che a mio modesto avviso sta fallendo, e potrebbe al contrario essere rilanciata proprio da una diversa governance
dell’Eurozona e da una forte ripresa della crescita e dell’occupazione. Che la Moneta Fiscale consente di ottenere. Ma
questo lo penso io, non Mattarella, e/o le
persone a cui il presidente presta orecchio.
Mattarella durerà
in carica ancora tre anni. Forse sono i tre anni che mancano alla svolta.
O forse succederà
qualcosa prima, sulla spinta delle circostanze esterne: una nuova recessione e
un nuovo appesantimento del malessere economico che grava in particolare sull’Italia,
ma in effetti sulla maggior parte dell'Eurozona.
O forse l'unico soggetto con forti poteri di interdizione che bisogna riconquistare è la RAI, ma ad oggi la vedo durissima
RispondiEliminaNo, la RAI non è così importante. E oggi anche meno che nel passato, visto il ruolo dei social networks.
EliminaNon sottovaluti le interconnessioni, nei social girano i video dei media tradizionali, e viceversa.
EliminaMa secondo lei a parte il PdR quali altri apparati è indispensabile liberare ? Il Mef e gli Esteri sono fondamentali ma... come accidenti si fa a sostituire decine o centinaia di burocrati in un tempo ragionevole (sperando poi di avere dei sostituti che siano all'altezza del compito) ?
RispondiEliminaLe posizioni apicali non sono così tante, e i livelli sotto si adeguano. Il problema è trovare persone che non si lascino irretire dalla capacità di influenza (che si esprime in forme molto tangibili, tipo "revolving doors…" degli interessi pro mantenimento dello status quo.
EliminaIl problema è il tempo.. potrà resistere l'Italia per altri 3 anni ? Specie se si farà una manovra alla Monti o anche solo l'aumento iva previsto per il 2020. Mah
EliminaVoglio sperare, ma anche credere, che nessuno si sogni di mettere in atto la riedizione del disastro Monti 2011-2012.
EliminaDr. Cattaneo una domanda: che cosa ci impedisce di rendere spendibili i titoli di Stato che vengono collocati sul mercato ogni mese? E' una massa di denaro (se non sbaglio sono 5-6 mld di € al mese) che se venisse reimmessa nel ciclo produttivo consentirebbe di far decollare l'economia senza pericolo di crescita del debito pubblico o inflazione e/o svalutazione. Se è difficile accettare l'idea di dare avvio ai CCF/M.F. potremmo utilizzarli rendendo i titoli di Stato esigibili al portatore. Che ne pensa?
RispondiEliminaGrazie
E' fattibile, ma non crea potere d'acquisto in più perché i titoli esistono già (non c'è creazione di un equivalente di moneta fiat, in pratica) e già oggi anche se non sono direttamente spendibili, sono facilmente convertibili in euro con una semplice operazione bancaria.
EliminaHa visto le intenzioni del Governo sull'autonomia regionale differenziata soprattutto voluta dalla Lega? Questi spaccheranno la Nazione altro che introdurre in ccf... o al max lo introdurranno per il centro sud. Salvini ha detto pure che "Il Nord sta bene in Europa e merita l'euro, mentre il sud è come la Grecia e necessita una sua moneta"... siamo messi proprio bene. Ma secondo lei il nord resisterebbe a lungo rimanendo nell'euro ? Per quanto sia economicamente forte lo dubito, magari sbaglio. Invece forse il sud con una sua moneta potrebbe finalmente svilupparsi o no ? Posto che secondo me la soluzione migliore sia ovviamente una Nazione unita con propria moneta o ccf e che sviluppi tutto in modo omogeneo, ma nôn pare essere l'obbiettivo di chi governa evidentemente.
RispondiEliminaAspetto di capire i dettagli, l'autonomia non doveva (e non dovrebbe) comportare una limitazione dei trasferimenti, ma lo spostamento alle regioni di una serie di funzioni - a trasferimenti netti invariati, però. Tipo: la Lombardia spende 120 e paga 170 in tasse. Dei 120 di spesa solo 25 sono gestiti a livello regionale (la sanità e poco altro). Dovrebbero diventare magari 40 ma con il trasferimento netto di 50 invariato.
EliminaReggerebbe il Nord nell'euro ? azzerando i trasferimenti (il che implica che dall'euro esce il Sud) a rigore di numeri sì. Pensi alla Lombardia che potrebbe immettere 50 miliardi in più all'anno nell'economia, su un PIL di 330.
Mi faccia capire ma la ricchezza del Nord dipende in prevalenza da domanda interna dello stesso Nord, da ricavi export verso il Sud o da ricavi verso Paesi extra domestici (esempio 50, 30, 20) ? Questo per capire se la cosiddetta interdipendenza tra Nord e Sud del Paese esista o meno. Grazie
EliminaStoricamente era forse 40, 30, 30. Oggi con il calo dei trasferimenti interni (e la caduta della domanda interna in generale) forse 30, 20, 50. Questo in percentuale: ma complessivamente si sta peggio...
EliminaQuindi complessivamente si può dire che il Nord restando nell'euro resisterebbe ma ad un prezzo comunque alto ? Cioè a spese della sua domanda interna ? Quindi molte persone che non siano industriali esportatori e gente che lavora in finanza non ne soffrirebbero ma il resto dei civili si ?
EliminaNo, perché potrebbe rilanciare la domanda interna e abbassare le tasse utilizzando i trasferimenti (50 miliardi solo la Lombardia) che verrebbero meno.
EliminaIl Sud invece dovrebbe uscire dall'euro, se no sarebbe una catastrofe.
Ho dimenticato di chiederle del regime di pareggio di bilancio: anche sussistendo quello si può reggere stando nell'euro e trattenendo i trasferimenti ?
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaQuello è più difficile. Dipende anche, in caso di uscita del Nord, da dove si fa terminare il Nord. A Bologna ? a Firenze ? a Roma ?
EliminaSecondo una mappa di Limes finirebbe con la linea gotica... ma pare che verrebbe inclusa parte di provincia Firenze e nord delle Marche. Mah un vero pasticcio. Spero che questa follia non passi o sia molto limitata come dice lei. Ma poi la Corte Cost. starebbe zitta ?
EliminaOvviamente servirebbe una variazione della Costituzione. Ma entrano forse in gioco articoli non modificabili ?
EliminaNon sono un giurista ma a naso direi che ci sarebbe un conflitto con l'art.5 dei principi fondamentali e anche con l'art.114. Poi non so la parte delle regioni ecc è stata modificata ed è parecchio complessa. Forse lei ha amici giuristi che potrebbero delucidarla in merito?
EliminaChiedo...
EliminaDubito fortemente che il prossimo PdR non sarà legato all'establishment. Basta vedere ora quello che succede tra Lega e 5S sulla scelta del nuovo vice direttore generale Bankitalia. Giorgetti (e Tria) s'è imputato nel mantenere quello attuale pena la caduta del Governo e ha aggiunto che l'indipendenza della BC non si tocca. Mi pare tutto perfettamente chiaro da che parte stia le Lega (non che il 5S sia affidabile ma in questo caso devo dar ragione a loro). Eleggeranno un altro fac simile di Mattarella... ma se devo dirla tutta secondo me il governo non durerà per molto ancora.
RispondiEliminaDicono quelli della Lega che la vicenda vice DG Bankitalia, o meglio il modo in cui è stata raccontata (dal Corriere…) è un fake.
Eliminahttps://www.youtube.com/watch?v=UrHg-3PTTkA
RispondiEliminaho appena visionato questo video recentissimo (è stato postato oggi )..Fabio Dragoni (con Valerio Malvezzi ) dice che partiranno ad settembre ottobre. Non penso parli a vanvera….
se poi ai mini bot seguisse qualcosa di più consistente (CCF)….
spero...
Deve seguire, perché le valenze dei CCF sono ben superiori. Vedi il post del 9.12.2017 (dico a beneficio di chi non lo conoscesse, a lei senz'altro è noto).
EliminaSalve ho qualche domanda sulla mmt e Moneta Positiva di Conditi. Che differenza c'è tra le due o cosa dice una in più o in meno rispetto all'altra? Quello che teorizza Steve Keen è ripreso da entrambe? Grazie
RispondiEliminaI concetti sono gli stessi e sono coerenti con le teorizzazioni degli autori MMT (Steve Keen ma anche Warren Mosler e altri). Conditi propone il SIRE che è un sistema centralizzato di pagamenti in moneta fiscale, mentre il CCF è un titolo negoziabile. Il SIRE può essere un passo successivo, però il CCF è molto più rapido da implementare e la velocità a mio parere è premiante. Fatto salvo il governo si deve decidere e superare le resistenze descritte nel post, ovviamente...
EliminaSiccome ho letto un recente tweet di Conditi che rispondeva alla domanda di un utente dicendo che fondamentalmente che Moneta Positiva seguendo Keen propone una moneta libera dal debito e quindi dagli interessi e dal sistema bancario mentre la Mmt in pratica descrive il sistema monetario a moneta sovrana ma col debito pubblico che resta e il sistema bancario a creare moneta. Forse c'è un po' di divergenza tra i vari autori o magari ho capito male io...
EliminaOK, probabilmente è vero per quanto riguarda il ruolo del sistema bancario, ovvero l'alternativa tra mantenere in essere il suo ruolo di creatore di moneta (anche se con il ruolo essenziale, spesso trascurato, del rifinanziamento della Banca Centrale: vedi il post del 29.9.2014) oppure no. Per il resto gli assunti di base del pensiero di Keen sono largamente in sintonia con quelli degli autori MMT (anche se - e correggo qui un'imprecisione della mia risposta precedente - Keen in effetti non caratterizza se stesso come un aderente alla MMT).
EliminaSi è vero Keen è un post-keynesiano che ha approfondito moltissimo il circuitismo di Graziani Parguez ecc se non sbaglio. Cmq sia Keen che Mosler e aggiungerei anche Werner sono forse le migliori menti macro economiche attuali
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