La tipica obiezione che mi viene rivolta, nella mia qualità di elaboratore e promotore del progetto Moneta Fiscale, è che la MF non risolve nulla in quanto, anche se non è debito all’atto dell’emissione, comporterà minori entrate fiscali quando verrà utilizzata. Quindi che differenza c’è rispetto a emettere debito fin dall’inizio ?
La differenza invece esiste ed è assolutamente sostanziale.
Se lasciamo la MF libera di circolare, senza limiti temporali, il suo utilizzo per conseguire sconti fiscali sarà differito nel tempo, magari anche di diversi anni.
Nel momento e nella misura in cui la MF viene alla fine utilizzata, nulla vieta di emetterne per pari importo, per finanziare azioni di politica economica (spese o riduzioni di tasse) che altrimenti sarebbero stati attuate indebitandosi in euro.
In questo modo l’effetto sul debito pubblico (quello VERO, quello da rimborsare in euro) dell’esercizio della MF è completamente sterilizzato, senza dover procedere a nessuna azione fiscale restrittiva. Perdo gettito da un lato ma emetto un pari importo di MF dall’altro. Non devo tagliare nessuna spesa e non devo incrementare nessuna tassa.
Ma c’è di più. Nel periodo intercorrente tra emissione e utilizzo, il PIL nominale sarà cresciuto, per il combinato effetto della crescita economica e dell’inflazione.
Immaginiamo di aver constatato che la circolazione di, ad esempio, 200 miliardi di MF non abbia avuto effetti di diluizione del valore della MF – vale a dire, la MF circola e viene accettata in rapporto 1:1, o molto vicino, con l’euro – in quanto non ci sono dubbi che la MF sarà pienamente utilizzabile. Cosa del tutto plausibile perché le entrate totali del settore pubblico italiano sono, ogni anno, superiori a 900 miliardi. Quindi la MF che circola è solo una frazione del gettito fiscale annuo.
Dopo alcuni anni, quando la MF viene utilizzata, il PIL nominale sarà aumentato, poniamo, del 10%. A questo punto a fronte dell’utilizzo di 200 miliardi sarà possibile emetterne 220, senza che il rapporto MF / PIL (o MF / entrate del settore pubblico, supponendo una pressione fiscale invariata) aumenti.
L’impatto espansivo della MF, in altri termini, è permanente e anzi può essere incrementato nel tempo. Unica cosa essenziale è non emetterne così tanta da sollevare il dubbio che i tempi di utilizzo si allunghino, in pratica, oltre le esigenze di chi la possiede e decide di utilizzarla per beneficiare dello sconto fiscale. Rischio concreto se circola MF per migliaia di miliardi.
Ma come visto, gli spazi di azione, dati dal rapporto MF / PIL e MF / entrate pubbliche totali, sono enormi. Migliaia di miliardi no, ma alcune centinaia possono circolare senza problemi.
E tutto questo, va sottolineato, senza nemmeno tener
conto dell’impatto della MF in termini di maggior crescita del PIL e del
conseguente aumento del gettito fiscale, che genera ulteriori, consistenti
spazi per incrementare gradualmente le emissioni.
secondo lei, come mai il progetto moneta fiscale non trova il giusto spazio in politica ?
RispondiEliminaPerché equivale a ripristinare l'autonomia dell'Italia nei confronti della UE, e la classe politica italiana è in parte venduta e in parte non sufficientemente coraggiosa per percorrere questa strada. Per adesso.
Elimina