venerdì 17 novembre 2023

L’orgoglio della moneta forte

 

Tra le varie motivazioni (tutte sbagliate) che hanno condotto alla catastrofica decisione italiana di entrare nell’euro, una che può sembrare un po’ folkloristica, un po’ naif, ma che ha avuto un suo peso, è la seguente.

Il tipico funzionario della Banca d’Italia o del Ministero del Tesoro si sentiva un qualche modo sminuito, in qualche modo esponente di istituzioni “deboli”, o “problematiche”, quando le oscillazioni valutarie, quando i riallineamenti dei tassi di cambio, avvenivano con la lira che regolarmente si indeboliva nei confronti del marco tedesco.

Il tipico funzionario ma anche i vertici. Non è motivo di orgoglio utilizzare una moneta forte e stabile ? possibile che dobbiamo essere sempre dal lato debole dell’equazione ? Questi erano tra i pensieri dominanti, al MEF e in Bankitalia.

La domanda che si sarebbero dovuti porre ai tempi (ma a quanto pare non l’hanno fatto) è: ma perché una moneta di cui “andare orgogliosi”, o, semplicemente, una moneta che funziona ragionevolmente bene in Italia, deve essere forte tanto quanto quella tedesca ? o addirittura essere la stessa ?

Dagli anni Cinquanta del Ventesimo Secolo in poi, tutte le valute mondiali con pochissime eccezioni (il franco svizzero e non so chi altro) si sono gradualmente, costantemente, più o meno velocemente indebolite nei confronti della moneta tedesca. Il dollaro, la sterlina, la peseta, il franco francese, la corona svedese.

Perché proprio noi, e solo noi, avremmo dovuto percepire questa situazione come un problema, come una diminutio ?

Mai sentita una risposta minimamente razionale e ragionevole a questa domanda.

Eppure come un problema era percepita. E sulla tragica scelta dell’ingresso nella moneta unica anche questo ha avuto un peso.

5 commenti:

  1. Ludovico Lupinacci: Da qualche parte ho letto che pure i francesi, da sempre ammalati di grandeur, erano parecchio complessati per il franco perennemente più debole del marco. Le questioni di prestigio simbolico si vede che hanno un peso in politica...

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  2. Luca Pieroni: Spero che così non sia stato... anche perché a volte gli stati si preoccupano di avere moneta troppo forte.... ooops siamo quasi alla schizo... qualcuno va curato se decide in politica economica e non sulla base delle proprie paure ... già decide per la propria convenienza se ci mettiamo le paure è la fine...

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    1. Gli stati razionali si preoccupano per la moneta troppo forte, quelli insicuri e frustrati pensano che rafforzarla artificialmente risolva chissaché.

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  3. la motivazione era e rimane solo una, quella dal lato cialtrone... le vacanze all'estero dei magnaccia statali costavano troppo con la liretta.

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