venerdì 28 giugno 2024

Il non senso dell’integrazione politica europea

 

Un mantra europeista è che “le sfide globali, i problemi posti dall’attuale contesto politico, economico, sociale, possono essere affrontati solo da un’Europa unita. Nessun singolo paese europeo ha da solo le risorse, i mezzi, per affrontarli”.

Si tratta di un’affermazione di cui non vedo alcun supporto logico né fattuale. Condividere risorse non le incrementa. Le risorse disponibili sono sempre le stesse. Il punto è farle lavorare al meglio. Allora la domanda da porsi è: imporre scelte da parte di un’entità centrale è più pratico che decidere ognuno per conto proprio, coordinandosi su base volontaria dove e quando necessario ? 

L’esperienza dell’ultimo quarto di secolo non fornisce nessuna risposta affermativa, nemmeno parziale, a quest’ultima domanda.

Un altro mantra europeista, collegato al precedente, è che “oggi sulla scena mondiale, al contrario che in passato, agiscono paesi grandi come continenti”.

In realtà la dimensione media degli Stati che esistono al mondo è casomai diminuita, non aumentata. Per una Germania che si è riunificata abbiamo un’Unione Sovietica, una Jugoslavia, una Cecoslovacchia che si sono frammentate.

Ma la Cina, ma l’India ? la Cina e l’India esistevano, nelle medesime condizioni territoriali, anche cinquant’anni fa. Quello che è cambiato è che prima erano attori economici quasi irrilevanti; oggi sono operatori di prima grandezza.

Questo è vero, ma in che modo un’entità politica dovrebbe muoversi meglio, nei loro confronti e in generale sulla scena mondiale, in funzione della dimensione ?

La Corea del Sud è un paese paragonabile all’Italia per PIL e popolazione. E’ incastrato tra Cina, India e anche Giappone. Sta pensando a integrarsi politicamente con qualcuno ? soffre per il fatto di essere tre, dieci, trenta volte più piccolo dei vicini ? no a tutte a due le domande.

L’integrazione politica è un progetto che si sta perseguendo solo in Europa. Necessità ineluttabili non se ne vedono. La validità del progetto va giudicata solo in funzione dei risultati.

Che fin qui sono pessimi.

 

2 commenti:

  1. Gabriella Toma: Poi, peró, quando ci sono i migranti da smistare, tutti ad invocare l'Europa.

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    1. Chi non è nella UE, vedi la Svizzera, li blocca all'ingresso.

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