Un mantra europeista è che “le sfide globali, i problemi posti dall’attuale contesto politico, economico, sociale, possono essere affrontati solo da un’Europa unita. Nessun singolo paese europeo ha da solo le risorse, i mezzi, per affrontarli”.
Si tratta di un’affermazione di cui non vedo alcun supporto logico né fattuale. Condividere risorse non le incrementa. Le risorse disponibili sono sempre le stesse. Il punto è farle lavorare al meglio. Allora la domanda da porsi è: imporre scelte da parte di un’entità centrale è più pratico che decidere ognuno per conto proprio, coordinandosi su base volontaria dove e quando necessario ?
L’esperienza dell’ultimo quarto di secolo non fornisce nessuna risposta affermativa, nemmeno parziale, a quest’ultima domanda.
Un altro mantra europeista, collegato al precedente, è che “oggi sulla scena mondiale, al contrario che in passato, agiscono paesi grandi come continenti”.
In realtà la dimensione media degli Stati che esistono al mondo è casomai diminuita, non aumentata. Per una Germania che si è riunificata abbiamo un’Unione Sovietica, una Jugoslavia, una Cecoslovacchia che si sono frammentate.
Ma la Cina, ma l’India ? la Cina e l’India esistevano, nelle medesime condizioni territoriali, anche cinquant’anni fa. Quello che è cambiato è che prima erano attori economici quasi irrilevanti; oggi sono operatori di prima grandezza.
Questo è vero, ma in che modo un’entità politica dovrebbe muoversi meglio, nei loro confronti e in generale sulla scena mondiale, in funzione della dimensione ?
La Corea del Sud è un paese paragonabile all’Italia per PIL e popolazione. E’ incastrato tra Cina, India e anche Giappone. Sta pensando a integrarsi politicamente con qualcuno ? soffre per il fatto di essere tre, dieci, trenta volte più piccolo dei vicini ? no a tutte a due le domande.
L’integrazione politica è un progetto che si sta perseguendo solo in Europa. Necessità ineluttabili non se ne vedono. La validità del progetto va giudicata solo in funzione dei risultati.
Che fin qui sono pessimi.
Gabriella Toma: Poi, peró, quando ci sono i migranti da smistare, tutti ad invocare l'Europa.
RispondiEliminaChi non è nella UE, vedi la Svizzera, li blocca all'ingresso.
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